Da Wallstreet Italia (31-5-06). INFLAZIONE:A MAGGIO FERMA A 2,2%,NON SCENDE PER ENERGIA/ANSA
INFLAZIONE:A MAGGIO FERMA A 2,2%,NON SCENDE PER ENERGIA/ANSA ARRIVA IL CARO-TRAGHETTI; PREZZI PRODUZIONE RECORD DA FINE 2000 -------------------------------------------------------------------------------- 31 Maggio 2006 14:26 ROMA (ANSA) (ANSA) - ROMA, 31 mag - L'inflazione non scende e anche in maggio, bloccata dal caro-energia, resta stabile al 2,2%, stesso livello di aprile, come comunicato oggi dall'Istat. Su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,3%, come un mese fa. A compensare la corsa dei prezzi energetici ci sono però gli alimentari, aumentati in un anno solo dell'1% e con cali significativi nel settore dell'orto-frutta. E invece è proprio il rincaro dei carburanti a portare una brutta sorpresa a chi si accinge a prenotare il traghetto per le vacanze: le tariffe del trasporto marittimo sono aumentate, rispetto ad un mese fa, del 4,2% e dell'8,6% rispetto a maggio 2005. Se i prezzi al consumo tengono, un balzo in avanti si registra invece per quelli alla produzione: ad aprile l'aumento congiunturale è stato dell'1% e quello tendenziale del 5,5%, il livello più alto mai registrato dal dicembre del 2000. - PROSEGUE LA CORSA DEI PREZZI ENERGETICI. A maggio hanno registrato un aumento tendenziale del 10,7% e congiunturale dell'1,1%. L'inflazione al netto dei prodotti energetici sarebbe all'1,6%. Tra i prodotti si segnala questo mese un aumento del prezzo della benzina verde del 3,2% rispetto ad aprile 2006 e del 9,8% rispetto a maggio 2005; il gasolio per autotrazione è aumentato del 2,9% su base congiunturale e dell'11,1% su base tendenziale. Meno caro rispetto ad aprile (-0,9%) invece il prezzo del gas, grazie alla riduzione delle accise. - TRAGHETTI PIU' SALATI. Il caro greggio porta anche ad un aumento delle tariffe del trasporto marittimo, proprio alla vigilia della stagione estiva. A maggio i prezzi dei biglietti dei traghetti sono aumentati del 4,2% rispetto ad aprile e dell'8,6% rispetto a maggio 2005. - MA SI FA SENTIRE ANCHE L'IMPENNATA DELL'ORO. L'aumento congiunturale più significativo si è verificato per il capitolo altri beni e servizi (+0,7%), che comprende tra gli altri i prodotti di oreficeria. In aumento rispetto ad aprile anche i prezzi dei trasporti (+0,5%) e quelli dei servizi ricettivi e di ristorazione (+0,4%). Fermi invece i prezzi di abbigliamento e calzature; abitazione, acqua, elettricità e combustibili; istruzione. In calo invece, sempre rispetto ad aprile, i prezzi nelle comunicazioni (-0,8%) e ricreazione, spettacoli e cultura (-0,2%). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,1%), bevande alcoliche e tabacchi (+5,2%), trasporti (+3,9%) e istruzione (+3%). Una variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo comunicazioni (-3,2%). - RINCARA IL POLLO, GIU' I PREZZI DI ORTO-FRUTTA. L'influenza aviaria fa meno paura e i prezzi del pollame tornano a salire. A maggio sono aumentati dell'1,2% rispetto ad aprile, anche se le tensioni degli ultimi mesi mantengono il dato tendenziale negativo (-6,3%). Sempre per quanto riguarda il comparto alimentare, accentuati cali tendenziali si registrano per i prezzi della frutta fresca (-5,6) e gli ortaggi (-3,3%). - INDICE ARMONIZZATO AL 2,3%. Mentre il tasso di inflazione acquisito è all'1,9%. - CONFCOMMERCIO, DISTRIBUZIONE ASSORBE CARO-PETROLIO. "Il sensibile incremento registrato ad aprile dai prezzi alla produzione per le forti tensioni riscontrate nel mese dal petrolio sui mercati internazionali, e che avevano portato a quotazioni superiori ai 70 dollari al barile, per il momento - sottolinea l'organizzazione dei commercianti - si riflette in misura più contenuta sui prezzi al consumo". - CONSUMATORI, L'INFLAZIONE REALE E' AL 7-8%. E' il Codacons a contestare le stime dell'istituto di statistica. L'associazione evidenzia "le tensioni nel settore energetico con la benzina schizzata alle stelle e le ricadute su prezzi e bollette, e i fortissimi aumenti nei prezzi delle primizie, con le ciliege al livello record di 10 euro al kg". Per Federconumatori e Adusbef bisogna andare oltre la polemica con l'istituto di statistica e "intavolare con l'Istituto un confronto serio e mirato al miglioramento di ruoli e funzioni. Pensiamo non siano più procrastinabili l'aggiornamento delle voci del paniere". - PREZZI PRODUZIONE, RECORD DA 2000. Se i prezzi al consumo hanno tenuto nonostante il caro-greggio, il comparto energia fa invece schizzare i prezzi alla produzione del settore industriale che ad aprile sono aumentati dell'1% rispetto a marzo e del 5,5% rispetto ad aprile 2005. E' l'aumento tendenziale più alto registrato da dicembre 2000.(ANSA).31/05/2006
Documento n.6021