Da Dagospia: LO SCHEMA “CIRCOLARE” DI GAMBERALE –

in Rassegna Stampa
3 – LO SCHEMA “CIRCOLARE” DI GAMBERALE – CALTA, “DOVERE DI PADRE” Uomo colto e raffinato, cultore di lettere e di arti. Così era Mecenate, il consigliere di Ottaviano che passò alla storia per la protezione dell’intelligenza. A questo uomo-simbolo si è ispirato don Vito Alfonso Gamberale, nato a Castelguidone il 3 agosto 1944, ingegnere meccanico che dopo l’Imi e la Gepi, Sip e TelecomItalia, è arrivato a Ponzano Veneto per lavorare accanto ai re del pullover della dinastia Benetton. In un impeto di generosità don Vito ha sparso i denari di Autostrade spa su tutti i partiti; da destra (150 mila euro ad Alleanza Nazionale) a sinistra (20 mila a Bertinotti). Lo ha fatto “in modo equo” rispettando il manuale Cancelli che lui conosce bene. Lo ha fatto in modo trasversale e “circolare” (come sono gli assegni) senza escludere nessuno. Niente a che vedere con quel Francesco Gaetano Caltagirone di Roma, che per “dovere di padre” ha dato una miserabile mancia di 100 mila euro all’Udc. Don Vito Alfonso di Castelguidone, novello principe rinascimentale, ha subito l’onta dei Verdi di Pecoraro Scanio e del tesoriere di Bertinotti che hanno rifiutato l’elemosina. Adesso è incazzato e confuso perché ai tempi di Craxi e di Giuliano Amato lo schema “circolare” funzionava benissimo. O tempora!, o mores!

10/04/2006

Documento n.5893

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