DIFFIDA ASL
Spett.le
ASL di AOSTA C.A. Direttore Generale
Via G. Rey, 1
11100 - AOSTA
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL di TORINO C.A. Direttore Generale
Via San Secondo, 29
10128 –TORINO
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL di GENOVA C.A. Direttore Generale
Via Bertani, 4
16125 - GENOVA
PEC: [email protected]
Spett.le
ATS MILANO C.A. Direttore Generale
Corso Italia, 19
20122 – MILANO
PEC: [email protected]
Spett.le
APSS TRENTO C.A. Direttore Generale
Via Alcide de Gasperi, 79
38123 - TRENTO
PEC: [email protected]
Spett.le
ASS BOLZANO C.A. Direttore Generale
Via Cassa di Risparmio 4,
39100 - BOLZANO
PEC: [email protected]
Spett.le
ASIUD UDINE C.A. Direttore Generale
Via Pozzuolo, 330
33100 – UDINE
PEC: [email protected]
Spett.le
USL BOLOGNA C.A. Direttore Generale
Via Castiglione, 29
40124 – BOLOGNA
PEC: [email protected]
Spett.le
AS FIRENZE C.A. Direttore Generale
Piazza Santa Maria Nuova, 1
50122 – FIRENZE
Spett.le
ASL PERUGIA C.A. Direttore Generale
Via G. Guerra 21
06127- PERUGIA
PEC: [email protected]
Spett.le
ASUR ANCONA C.A. Direttore Generale
Via Oberdan, 2
60122 - ANCONA
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL 01 L’AQUILA-AVEZZANO-SULMONA
C.A. DIRETTORE GENERALE
Via Saragat - località Campo di Pile
67100 - L'AQUILA
PEC: [email protected]
Spett.le
ASSL CAGLIARI C.A. Direttore Generale
Via Piero della Francesca, 1
09047 - SELARGIUS (CA)
PEC: [email protected]
Spett.le
AULSS Serenissima C.A. Direttore Generale
Via Don tosatto, 147
30174 - MESTRE
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL ROMA 1/E C.A. Direttore Generale
Borgo Santo Spirito 3 00193 - ROMA
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL ROMA 3/D C.A. Direttore Generale
Via Casal Bernocchi 73, 00125 ROMA
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL ROMA 2/D Direttore Generale
Via Filippo Meda 35 00157 - ROMA
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL ROMA 4/F C.A. Direttore Generale
Via Terme di Traiano 39/A Civitavecchia
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL ROMA 5/G C.A. Direttore Generale
Via Acquaregna 1/15 Tivoli
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL ROMA 6/H C.A. Direttore Generale
Borgo Garibaldi 12 Albano Laziale
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL NAPOLI 1 , NAPOLI 2 e NAPOLI 3
C.A. DIRETTORI GENERALI
Via Comunale del Principe 13/A - NAPOLI
Via Lupoli 27 – FRATTAMAGGIORE
Via Marconi 66 – TORRE DEL GRECO
PEC: [email protected],
Spett.le
ASREM Molise
C.A. Direttore Generale
Viale Duca d'Aosta, 34
86010 – CAMPOBASSO
PEC: [email protected]
Spett.le
ASL di BARI C.A. Direttore Generale
Lungomare Nazario Sauro, 6
70125 – BARI
PEC: [email protected]
Spett.le
ASP POTENZA C.A. Direttore Generale
Via Torraca, 2
85100 – POTENZA
PEC: [email protected]
Spett.le
ASP REGGIO CALABRIA
C.A. Direttore Generale
Via Diana 3
89125 REGGIO CALABRIA
PEC: [email protected]
Spett.le
ASP PALERMO C.A. Direttore Generale
Via cusmano, 24
90141 - PALERMO
e p.c. Spett.le
AGENAS C.A. D. G.Francesco Bevere
Via Puglie 23
00187 - ROMA
PEC: [email protected] [email protected]
E p.c. Spett.le
MINISTERO SALUTE C.A. Ministro Lorenzin
Viale Giorgio Ribotta, 5
00144 – ROMA
PEC: [email protected]
E p.c. Spett.le
ANAC C.A. Presidente Dott. Raffaele Cantone
Via M. Minghetti, 10
00187 – ROMA
PEC: [email protected]
E p.c. Spett.le
CORTE CONTI .A. Presidente Dott. Buscema
Viale Giuseppe Mazzini, n. 105
00195 - ROMA
PEC: [email protected]
E p.c. Spett.le
MINISTERO FINANZE C.A. Ministro Padoan
Via XX Settembre, 97
00187 – ROMA
PEC: [email protected]
Oggetto: liste d’attesa – rispetto termini ex D.Lgs 194/1998
Spettabili ASL, Egregi Direttori Generali, c on la presente, la scrivente associazione ADUSBEF[1], intende porre alla loro attenzione la dolorosa vicenda delle liste d’attesa, che gravemente incide sul benessere dei cittadini italiani anche dal punto di vista economico, costringendo molti concittadini al c.d. fenomeno della mobilità passiva sanitaria per ottenere cure previste dal SSN come obbligatorie presso la propria ASL di residenza.
In tal senso, giova ricordare che il fenomeno delle liste d’attesa è stato oggetto dell’attenzione del legislatore in più occasioni, responsabilizzando ed investendo le ASL di competenza di specifici compiti ed oneri.
Premesso, dunque, che:
- il D.Lgs 194/1998, in parte novellato, ma in sostanza integrato e ribadito dalla Legge Piano di Governo delle Liste d’attesa 2010-2012 (Pubblicato in Gazzetta ufficiale il 23/11/2010 n. 274, suppl. ordinario) impone alle ASL d’Italia di erogare le prestazione nei termini massimi di 30 giorni per le visite specialistiche e 60 giorni per le prestazioni diagnostiche;
- ai sensi del Dpcm 16/04/2002, divenuto parte integrante dei Lea come allegato 5 spetta ai direttori Generali delle ASL porre in essere tutte le misure necessarie all’organizzazione efficiente dei presidi (“I Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere sono responsabili dell’attuazione delle indicazioni regionali”),
- ai sensi dell’art. 1, comma 282, della l. 266/2005 “E’ vietato sospendere le attività di prenotazione delle prestazioni”, ergo non è possibile sospendere le attività di prenotazione delle prestazioni o rinviarle a data tale da risultare in fatto sospesa;
- la violazione di tale obbligo è punito con la sanzione pecuniaria da 1.000 a 6.000 euro (’art. 1, comma 284, della l. 266/2005 prevede che “Ai soggetti responsabili delle violazioni del divieto di cui al comma 282 è applicata la sanzione amministrativa da un minimo di 1000 euro ad un massimo di 6000 euro”)
Considerato che:
- da più parti: cittadini, operatori del settore, media, ultimo il servizio giornalistico di Sky tg 24 andato in onda venerdì 16.02.18, emerge, fatta eccezione per alcune rarità, una grave condizione dei cittadini e conseguente compromissione dei diritti degli stessi relativamente ai tempi di attesa per l’erogazione di prestazioni da parte delle diverse ASL;
- a causa della lunghezza dei tempi di attesa per l’erogazione di prestazioni sanitarie, talvolta anche di prima necessità, molti cittadini sono costretti a ricorrere a prestazioni a pagamento in modalità ALPI o eseguire la visita presso altro centro pubblico e/o privato pagando di tasca propria i costi della prestazione, che invece all’ASL sarebbe stata soggetta solo a ticket , peraltro, migrando dalla propria città verso altra sede, dovendo sopportare anche i maggiori costi e disagi per la trasferta;
- tale status quo oltre a comprimere e compromettere i diritti dei cittadini è causa di maggiori esborsi economici tanto per il sistema sanitario quanto per le tasche private dei singoli utenti nonché, come emerso dagli studi del Censis del 2017, fonte di riduzione della domanda di salute, benchè proprio la salute costituisca bene costituzionalmente garantito;
Tutto ciò premesso e considerato si chiede alle ASL in epigrafe anche quali capoluoghi di regione, ut supra rappresentate, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs 33/2013 come novellato dal DL 97/16 (F.O.I.A.) di fornire:
- Copia pubblica, e per l’effetto di pubblicare sui siti internet – sezione Amministrazione Trasparente- i dati sui tempi di attesa relativi agli anni 2016-2017 divisi per trimestre;
- copia del piano di riduzione delle liste d’attesa;
- in ordine alle prestazioni soggette a ticket e da erogare all’utenza sotto forma di visite, prelievi, esami diagnostici etc…, copia dei piani di lavoro ordinari suddivisi per singoli reparti relativi agli anni 2016-2017 divisi per trimestre;
- numero complessivo delle prestazioni specialistiche erogate negli anni 2016-2017 divisi per trimestre ed il numero delle prestazioni effettivamente prenotate;
- per i medesimi periodi (2016-2017) copia delle previste attività A.L.P.I. suddivise anch’esse per reparto;
Per i medesimi periodi temporali (2016-2017), sempre che l’ASL e l’OIV vi abbiano provveduto:
- riscontro tra l’uso dichiarato e l’uso effettivo dei macchinari e dei locali per esami e visite;
- riscontro tra prestazioni A.L.P.I. prenotate, effettivamente eseguite, eventualmente disdettate e nel caso di discrasia tra i dati copia della relazione dell’ufficio anticorruzione e dell’OIV sul punto;
- riscontro tra la prestazioni diagnostiche prenotate e l’uso effettivo dei macchinari rinvenibile dal numero di ore e di prestazioni erogate dalla macchina;
- riscontro tra le prestazioni effettivamente erogate e le somme effettivamente incamerate dall’ASL;
- relazione dell’ufficio anticorruzione, dell’OIV e della direzione sanitaria sulle cause ostative ad una corretta e tempestiva esecuzione delle prestazioni sanitarie
- copia della relazione della performance 2016 -2017 nella parte in cui detti elementi (da sub 6 a sub 10) sono stati elaborati ai fini della performance aziendale e dei relativi premi.
Nel caso, invece, le VS/ Spettabili ASL non presentino tempi di attesa oltre legge Vi chiediamo di esibire e produrre anche sui Vs/ siti internet – Sezione Amministrazione Trasparente- il piano anti lista e le cosiddette buone prassi sul tema.
In attesa di un Loro cortese cenno di riscontro si porgono Distinti Saluti.
Roma, data invio PEC
Il Presidente Adusbef
Avv. Antonio Tanza
[1] ADUSBEF, Associazione Difesa Consumatori e Utenti Servizi Bancari Finanziari Assicurativi e Postali è iscritta, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 5, legge 30 luglio 1998 n. 281, nell’elenco delle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori ed utenti rappresentative a livello nazionale, con decreto del Ministero dell’Industria del 27 ottobre 1999, pubb. in G.U. del 4/11/99, con le successive modifiche. Adusbef Onlus, per statuto, promuove ed assicura la tutela, sul piano informativo - preventivo, contrattuale e giudiziale - risarcitorio, dei fondamentali diritti: a) di natura economico - patrimoniale, quali il diritto alla correttezza, trasparenza ed equità nella costituzione e nello svolgimento dei rapporti contrattuali concernenti beni e servizi, con particolare riguardo ai servizi finanziari e creditizi, per la prevenzione e tutela dal fenomeno sociale dell’usura, in armonia con le finalità di cui alla L. 7 marzo 1996 n.108 (Disposizioni in materia di usura), e successive modificazioni ed integrazioni; b) di natura informativo - divulgativa, quali il diritto ad una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità, nonché il diritto alla promozione e allo sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e tra gli utenti; c) di natura sociale generale, quali il diritto alla tutela della salute, alla sicurezza e alla qualità dei prodotti dei servizi, alla erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità ed efficienza, con particolare riguardo al servizio sanitario, al servizio postale, alla funzione pubblica di vigilanza prudenziale e controllo del credito, delle assicurazioni, del mercato mobiliare, del servizio farmaceutico, dei trasporti, delle telecomunicazione e servizi, nonché in materia urbanistica ed edilizia.
03/01/2018
Documento n.10657