TRUFFE TELEFONICHE: IN 4 GIORNI,SCARICATI DAL SITO ADUSBEF 12.000 MODULI DI DENUNCIA

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA TRUFFE TELEFONICHE: IN 4 GIORNI,SCARICATI DAL SITO ADUSBEF 12.000 MODULI DI DENUNCIA ,PER PROTESTARE CONTRO MILIONI DI ADDEBITI FANTASMA AD IGNARI CONSUMATORI,DENUNCIATI A 10 PROCURE DELLA REPUBBLICA. ADUSBEF,CHE ANCORA OGGI AL 187 NON HA TROVATO LE PROMESSE DISPOSIZIONI DI NON DISATTIVARE LA LINEA TELEFONICA IN CASO DI BOLLETTE GONFIATE, SI SCUSA PER AVER FATTO INTASARE FAX CALABRO’. In soli 4 giorni, ad un ritmo di 3.000 al giorno, sono stati scaricati dal sito www.adusbef.it oltre 12.000 moduli di DENUNCIA inviati al prof. Guido Rossi, presidente di Telecom Italia, a riaccreditare le somme illegittimamente addebitate a milioni di utenti, per effetto di telefonate fantasma,mai effettuate ai numeri 899-892-709, corredate da una diffida ad interrompere la linea telefonica. Telecom Italia, che aveva pubblicamente promesso di non effettuare la disattivazione del telefono nel caso di bollette gonfiate contestate, non ha dato finora alcuna disposizione in merito agli operatori del 187,che fino a stamane alle ore 9,35,continuavano a rispondere di non aver ricevuto alcuna direttiva, per rassicurare correttamente la clientela,che segnala di subire inopinati ed illegittimi distacchi, tali da configurare interruzione di pubblico servizio. Nel fac-simile di denuncia pubblicato sul sito www.adusbef.it, si invita TELECOM ITALIA SPA, in persona del legale rappresentante pro tempore a procedere IMMEDIATAMENTE allo storno delle somme inserite nelle bollette di addebiti relativi alla c.d. numerazione speciale da disporsi: a) contestualmente all’accredito in caso di domiciliazione bancaria; b) accettando senza riserva alcuna, il solo pagamento delle bollette relative alla fatturazione ordinaria (canone e consumo); Si diffida altresì a dare disposizioni consequenziali ai servizi informativi (187) che dovranno precisare espressamente che in ogni caso non verrà mai disposto il distacco dalla rete dell’utenza telefonica. In considerazione che le condotte su descritte configurano inequivocabilmente fattispecie di reato sub specie quantomeno dei delitti p. e p. dagli artt. 615 bis C.p. (interferenze illecite nella vita privata) 615 ter C.p. (Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico), 615 quinquies C.p. (Diffusione di programmi diretti a danneggiare o ad interrompere un sistema informatico), 617 quater C.p. (Interruzione illecita di comunicazioni informatiche), 640 C.p. (Truffa), se non altro a titolo di concorso ex art. 110 e seg. c.p. (ADUSBEF ha già provveduto ad inoltrare dieci esposti denunce in tal senso ad altrettante Procure della Repubblica). Adusbef ,dopo aver ricevuto una telefonata da parte della segretaria, si scusa con il dottor Corrado Calabrò, poliedrico (autore, poeta, sceneggiatore, ecc.) presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per aver inserito nel modulo di denuncia, oltre all’indirizzo di Telecom, quelli della Procura di Milano e dell’AGCOM da inviare per conoscenza, anche il FAX n. 06 69.644.933, che per un mero ed involontario errore, era quello personale di Calabrò. Elio Lannutti (presidente Adusbef) Roma,16.11.2006 Scarica il fac simile della lettera.

16/11/2006

Documento n.4725

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