Truffati dalle banche - Il cdm ha varato l’attesa norma che sblocca i rimborsi ai risparmiatori

in Comunicati stampa

Martedi 23 Aprile 2019 il Consiglio dei ministri ha finalmente sbloccato, i rimborsi ai risparmiatori con il meccanismo a “doppio binario”, così come promesso dal Premier Conte alle Associazioni l’8 Aprile ed approvato dalla maggior parte delle associazioni che rappresentano i “truffati” dalle banche l 8 Aprile in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi.

Lo schema messo a punto dal Tesoro, che ha ottenuto il via libera della Ue, prevede che a ricevere indennizzi forfettari e automatici saranno tutti coloro che hanno avuto un reddito imponibile 2018 fino a 35mila euro e un patrimonio mobiliare (depositi e titoli) sino a 100mila euro, esclusi i titoli azzerati. Il ristoro sarà del 30% dei soldi investiti per gli azionisti e del 95% per gli obbligazionisti, fino a un massimo di 100mila euro.

In merito alle condizioni per l’ammissione diretta al fondo vi è intenzione di raddoppiarlo, portandolo a 200mila euro, infatti così come precisato dal Tesoro : “l’aumento da 100.000 a 200.000 euro, subordinatamente all’approvazione della Commissione europea, non concerne in nessun modo il rimborso ma esclusivamente la soglia di patrimonio mobiliare che consente di beneficiare degli indennizzi automatici”. Pertanto chi non possiede tali requisiti dovrà ricorrere a un arbitrato semplificato che prevede una “tipizzazione delle violazioni massive“: a decidere sarà una commissione di nove esperti, con un canale privilegiato per il riottenimento del denaro.

Vi è il timore da parte delle Associazioni dei consumatori che il raddoppio del patrimonio mobiliare a 200mila euro determini un nuovo slittamento dei rimborsi, che presumibilmente verranno erogati non prima di fine anno, anche nel caso di procedura diretta. Il decreto infatti dovrà essere seguito – come già previsto – da due decreti attuativi del Mef. In uno dei due testi verrà indicata la data da cui far partire una finestra di 180 giorni per la presentazione delle domande di indennizzo. Anche nel caso in cui i sei mesi partissero immediatamente a maggio, i pagamenti non partirebbero prima di novembre. Nel frattempo la parte delle norme modificata con la soglia a 200mila euro per i beni mobiliari verrà sottoposta a Bruxelles. Il vice portavoce della Commissione ha spiegato che l’esecutivo comunitario attende il testo finale prima di dare un giudizio.

 

Roma li 25 aprile 2019

Il Presidente Adusbef

Avv. Antonio Tanza

 

Avv. Massimo Campanella

Avv. Fulvio Cavallari

25/04/2019

Documento n.14433

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