TELEFONIA: ABOLIZIONE DEL CANONE TELECOM. PECCATO SIA (PER ORA) SOLO UN INGANNO
COMUNICATO STAMPA TELEFONIA: ABOLIZIONE DEL CANONE TELECOM E POSSIBILITA’ DI PASSARE DAL TELEFONO FISSO AL MOBILE ? UN SOGNO ! PECCATO SIA (PER ORA) SOLO UN INGANNO TELEFONICO ! DOPO LA DENUNCIA DELL’ADUSBEF,L’ ANTITRUST HA APERTO UN PROCEDIMENTO (PI5598), PER VALUTARE I PROFILI DI INGANNEVOLEZZA DELL’ACCATTIVANTE CAMPAGNA PUBBLICITARIA DI VODAFONE,CHE PROMETTE DI STACCARE IL FISSO, PORTANDO NUMERO TELECOM SU CELLULARE. Dopo la denuncia presentata da Adusbef, l’Antitrust ha aperto una istruttoria (PROC.PI 5598) per verificare i profili di ingannevolezza della massiccia, quanto ossessiva e pervasiva reclame telefonica di Vodafone che va in onda su reti pubbliche e private ad ogni ora del giorno e della notte. Da fine ottobre infatti, é in corso una massiccia campagna pubblicitaria sui principali mezzi di informazione di VODAFONE che propone l’offerta “Missione casa” che vede impiegati in rocambolesce imprese due noti beniamini del grande pubblico, i campioni del mondo Rino Gattuso e Francesco Totti. In particolare Adusbef ha denunciato gli SPOT andati in onda su alcuni canali pubblici e privati della durata 0.30 min,con il claim della campagna che verte sul messaggio: “Con il servizio Numero Fisso di Vodafone puoi portare il tuo numero fisso sul cellulare e smettere di pagare il canone Telecom Italia!. In sostanza la novità dell’offerta consisterebbe nella possibilità di trasferire l’operatività del numero fisso di Telecomitalia sul telefonino GSM di VODAFONE attraverso la MNP - Mobile Number Portabilità L’operatività di tale innovazione é tuttavia subordinata ad un accordo di interconnessione tra TELECOMITALIA e VODAFONE che allo stato é solo illusoria perché oggetto di trattative. Proprio a seguito del lancio della campagna pubblicitaria in questione, TELECOMITALIA (legittimamente o meno, non rileva in questa sede) ha interrotto le trattative inducendo VODAFONE a intraprendere una vertenza giudiziaria complessa e presumibilmente lunga. Viene reiterata la vietata condotta a cui sono peraltro adusi stabilmente gli operatori di telecomunicazioni di pubblicizzare e in modo massivo servizi inesistenti (si ricordi il lancio del videofonino di “3” nel dicembre 2002 quando...il videofonino ancora era in fase di progettazione!!!) Il secondo profilo di ingannevolezza del messaggio in questione e di grande interesse diffuso é nella previsione della cessazione del pagamento del canone TELECOM, ingenerando nella comunità di utenti il convincimento del superamento dell’assoggettamento ad ogni tipo di contributo fisso a prescindere dall’effettivo consumo. In realtà – e la cosa ancora una volta non é specificata nel claim pubblicitario – l’attivazione del servizio é subordinata alla scelta di uno tra i contratti presupposti che prevedono il versamento non di un “canone” (per carità!) ma di un “contributo mensile” di 9,99 euro (Vodafone Casa), l’altra contributo mensile di 19,99 euro, con un esborso fisso a carico del consumatore che nella prima ipotesi non é lontana dal canone del monopolista (€12,50) nell’altro é addirittura superiore ! Adusbef è sempre stata favorevole a tutte quelle innovazioni che, mediante la libera concorrenza, producono benefici effetti per gli utenti e sostiene con convinzione anche la possibilità di staccarsi dalla rete Telecom,per aprire il mercato della telefonia fissa al mobile,ma tali novità non possono essere oggetto di reclame, che ingannano i consumatori. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,21.11.200622/11/2006
Documento n.4859