TELECOM: BENE SOLUZIONE, ADESSO UTILE RITORNO GUIDO ROSSI
COMUNICATO STAMPA TELECOM: BENE SOLUZIONE, CON DETTAGLI PIU’ CHIARI A TUTELA AZIONISTI PRIMA DELLA RIAPERTURA DEI MERCATI. ADESSO UTILE RITORNO GUIDO ROSSI. Anche se ancora una volta sono state le banche (a dimostrazione di un sistema italiano troppo bancocentrico- dipendente), a far uscire Telecom dall’impasse,la soluzione trovata può essere buona,a patto che gli istituti di credito, che hanno interesse opposto a quello degli investitori tradizionali nelle TLC,possano ritirarsi nel breve periodo per non condizionarne nella gestione, come nel recente passato, la politica dei dividendi a prescindere per ripagare il forte indebitamento unita a quella del saccheggio degli assets aziendali (terreni e fabbricati). L'accordo tra Intesa-San Paolo, Mediobanca, Generali, Sintonia e la spagnola Telefonica, in qualità di partner di minoranza, raggiunto con Pirelli e la stessa Sintonia per acquistare l'intero capitale di Olimpia (che controllava Telecom con il 18%) a 4,1 miliardi di euro, al prezzo di 2,82 euro ad azione, con una valorizzazione della quota Olimpia in Telecom pari a 6,8 miliardi al lordo del debito e il prezzo provvisorio di 4,1 miliardi, è un buon compromesso per evitare che Telecom fosse spezzettata dai messicani con lo scorporo di Tim brasil. La newco che prenderà il nome di Telco e avrà il 23,6% di Telecom Italia, (18% acquistato da Olimpia e il 5,6% apportato da Mediobanca e da Generali) e sarà capitalizzata, oltre che con la quota di Mediobanca e Generali, con 522 milioni in contanti di IntesaSanpaolo, 412 milioni da Sintonia del gruppo Benetton e 2,314 miliardi da Telefonica, con l’apertura a a nuovi soci con il gradimento di Intesa-Sanpaolo, è stata architettata con la finalità ingegneristica di evitare l’Opa obbligatoria,con una quota inferiore alla soglia del 30% , non elimina il fenomeno italiano di ricorrere alle scatole cinesi: con 4,1 miliardi infatti,si controlla un’azienda che capitalizza 10 volte tanto. Adusbef e Federconsumatori,uniche ad aver difeso l’ex presidente Guido Rossi all’assemblea degli azionisti lo scorso 16 aprile,auspicano un suo ritorno alla guida di Telecom Italia, per continuare quel lavoro non riuscito di accorciare la catena di controllo, abrogare le scatole cinesi, riformare quel diritto societario che consente a ristrette oligarchie di controllare grandi aziende, non con propri capitali di rischio,ma con i prestiti delle banche,per ripagare i quali occorre largheggiare con i dividendi, saccheggiarne il patrimonio immobiliare trasferito in conflitto di interessi, impoverire gli assets industriali senza le necessarie risorse sottratte alla ricerca ed agli investimenti,far contare quell’azionariato popolare impoverito ed utilizzato come carne da macello per le scorribande finanziarie dei “capitani coraggiosi”. Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,29.4.200730/04/2007
Documento n.6543