Tango bond. La crescita dell’Argentina giustifica una migliore OPS
ARGENTINA: IL MIGLIORAMENTO DELLE PREVISIONI DEL PIL 2005,DA UN PIU’ 4 AD UN 5,5 PER CENTO,DIMOSTRA CHE NON E’ CAMPATA IN ARIA LA CORALE RICHIESTA DI MIGLIORARE UN’OPS AVARA ED INDECENTE, CHE VUOLE ADDOSSARE AI RISPARMIATROI DI MEZZO MONDO I COSTI DEL CRACK. FONDO MONETARIO,GOVERNI SOVRANI E G 7, CHIEDANO ALL’ARGENTINA RITIRO OFFERTA CAPESTRO ED UMILIANTE PER INCOLPEVOLI RISPARMIATORI. Mentre l’economia argentina marcia a gonfie vele con una crescita consolidata del Pil superiore all’8 per cento l’anno con rosee prospettive future,il Governo argentino confida di addossare ai risparmiatori di mezzo mondo i costi del crack con un’offerta pubblica di scambio capestro ed umiliante per incolpevoli bondholders. Lo stesso ministro dell’economia argentino,che si è sempre rifiutato di negoziare con i rappresentanti dei risparmiatori, ha reso noto che, nel corso del 2005, il Pil, anziche’ crescere del 4% come era stato inserito nel bilancio preventivo dello stato, dovrebbe aumentare del 5,5% per l’incremento della produzione industriale nel 2004 pari al 10,7%, cioe’ superiore alle previsioni e che, quindi, tale dato di fatto ’’avra’ un effetto trascinamento’’ sulla crescita di quest’anno del 3,6%, invece del 2,2-2,3%, com’era stato calcolato a suo tempo. Gli analisti privati, basandosi su dati diffusi dalla Banca centrale, sostengono che, nel 2005, il Pil dovrebbe invece crescere dal 6 al 6,5%,mentre il Pil del 2004, proprio grazie all’incremento della produzione industriale, specialmente dei settori favoriti dalla svalutazione, dovrebbe registrare un aumento attorno all’8,7%, in pratica allo stesso livello del 2003 quando fu dell’8,8%. Anche in questo caso,analisti privati prevedono che tale crescita potrebbe arrivare al 9%. A fronte di tali rosee prospettive dell’economia argentina, restano indecenti le proposte di offerta pubblica di scambio volontario dei bond argentini pari al 27 per cento del capitale investito 4-5 anni addietro da milioni di incolpevoli bondholders con i primi ratei di pagamento previsti tra il 2025 ed il 2040: Fondo Monetario internazionale,G7 e Governi sovrani,mediante passi ufficiali, chiedano al Governo argentino il ritiro di un’offerta capestro,inaccettabile ed umiliante per milioni di risparmiatori. Il Presidente Elio Lannutti24/01/2005
Documento n.4400