SPECULAZIONE FINANZIARIA: CONSOB,SUCCURSALE ABI E BANCHE, VARA UN PROVVEDIMENTO DI FACCIATA CHE NON FERMA GLI ATTACCHI ALL’ITALIA.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA SPECULAZIONE FINANZIARIA: CONSOB,SUCCURSALE ABI E BANCHE, VARA UN PROVVEDIMENTO DI FACCIATA CHE NON FERMA GLI ATTACCHI ALL’ITALIA. LA CONSOB DEVE BLOCCARE TUTTE LE VENDITE ALLO SCOPERTO: ECCO COME. Anche oggi continua l’attacco speculativo all’Italia, perché le decisioni prese ieri dalla Consob di comunicare vendite allo scoperto pari allo 0,2 % sono assolutamente insufficienti,essendo evidente che se non sono state stabilite le tempistiche e le modalità di cumulazione di posizioni corte, il broker può usare 10 piattaforme, e shortare sul mercato lo 0,199999 ovviamente con 10 intermediari differenti, senza dover comunicare nulla ! Inoltre la decisione non blocca in alcun modo la speculazione in atto perchè non comprende i derivati ed i sottostanti ma soprattutto non include i broker esteri, quando tutti sanno bene che la speculazione deriva soprattutto da fondi inglesi ed americani. In realtà lo sa anche la Consob, che interfacciandosi con Borsa Italiana (che ha i tabulati di tutte le contrattazioni) ben vede chi sono gli speculatori. Una Consob che non sia la succursale dell’Abi e degli interessi delle banche e dei banchieri, avrebbe il dovere di porre in essere questi comportamenti, per frenare la speculazione: 1) Blocco dello short selling intraday e overnight (proveniente sia dall’italia che dall’estero) su tutti i mercati regolamentati, comprendendo nel blocco sia i titoli azionari che obbligazionari e i relativi sottostanti e derivati, come anche Il future sull’indice e relativi derivati. 2) Blocco delle vendite allo scoperto cosi’ dette naked, ovvero in marginazione, siano esse provenienti dall’italia che (soprattutto) dall’estero su tutti gli strumenti sopra citati, interfacciando controlli incrociati coi tabulati forniti da borsa italiana, al fine di verificare se qualche broker estero non rispetti il divieto. 3) Obbligo della immediata ricopertura su tali strumenti per tutti i brokers (italiani ed esteri) che, per conto proprio o per conto terzi, abbiano effettuato un naked short selling su qualunque strumento finanziario quotato a piazza affari, ivi compresi derivati e sottostanti . 4) Costante monitoraggio, attraverso i dati forniti da Borsa Italiana, sugli ordini di vendita passanti sui finanziari quotati e relativi sottostanti e derivati , quantomeno quelli quotati nell’indice principale. 5) Costante monitoraggio e incrocio di controlli con Borsa Italiana relativa ai titoli di stato quotati, per verificare che ria rispettato il divieto di short selling. 6) Ammenda fino a 5 milioni di euro per chiunque non rispetti tale divieto. La Consob preposta alla tutela di interessi generali e del risparmio,non sta tutelando nulla e nessuno, alimentando con i suoi provvedimenti ‘spot’ da veri e propri “pannicelli caldi”, una speculazione che oramai passa alla cassa ogni giorno a danno dei piccoli investitori e delle casse pubbliche visto l’aumento costante ed allarmante dello spread rendimento BTP – Bund tedesco, che ci costringe ad andare sui mercati a rifinanziarci a costi sempre maggiori, proprio a causa della speculazione, con conseguenze sui conti pubblici e sulle tasse dei cittadini ! La speculazione guidata dalle agenzie di rating attacca l’Italia che questa settimana deve andare sul mercato con aste di titoli di Stato,come 4 giorni fa,guidata da Moody’s, ha attaccato il Portogallo dovendo andare a mercato per rifinanziarsi, è stata costretta a farlo a rendimenti molto elevati per colpa di quel downgrade! Consob,che sa bene da dove arrivano gli ordini short e che dietro Moody’s, c’è un fondo che lavora anche in Italia partecipato dalla stessa Moody’s col 3.29%: è il fondo BlackRock, lo stesso che mercoledì scorso ha parlato di rischio Italia ! Adusbef e Federconsumatori,ad integrazione degli esposti denuncia inviati ad alcune Procure della Repubblica contro Moody’s e Standard’& Poor’s, in un ulteriore esposto inviato oggi, hanno chiesto l’acquisizione dei tabulati di tutte le compravendite effettuate sui finanziari (basteranno Unicredit, Intesa e Generali) per verificare se via sia qualche fondo collegato e partecipato in qualche misura da Moody’s (o Standand&Poor) per fare scattare le manette per il reato di aggiotaggio e turbativa dei mercati. Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,11.7.2011

13/07/2011

Documento n.8987

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