Se Fazio vuole trasparenza nonb osteggi le proposte per ottenerla.
COMUNICATO STAMPA DELL’INTESA DEI CO0NSUMATORI BANKITALIA: LE COMPETENZE ANTITRUST SULLE BANCHE AFFIDATE ALL’AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA, LA CARICA A TEMPO, IL CONTROLLO NELL’AZIONARIATO, LE MOTIVAZIONI DELLE DECISIONI... ..DOVREBBERO ESSERE RIVENDICATE - NON OSTEGGIATE - DA UN GOVERNATORE CHE ABBIA A CUORE LA TRASPARENZA, LA CRESCITA DI UN EQUILIBRATO MERCATO CREDITIZIO, GLI INTERESSI GENERALI DEL PAESE LA COMMISSIONE EUROPEA NON SI FIDI DELLE PAROLE DEL GOVERNATORE, MA PRETENDA ATTI FORMALI E SOSTANZIALI SULL’ASSENZA DI PROTEZIONISMO Ha ragione il Prof. Mario Monti: “Le questioni al centro del dibattito sulla riforma del risparmio e sul ruolo della Banca d’Italia, possono essere risolte "stabilendo che sia l’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato, sentita la Banca d’Italia, ad applicare anche al sistema creditizio le norme antitrust e sulle concentrazioni”. Perchè "la domiciliazione della competenza sulla concorrenza e le concentrazioni presso la Banca d’Italia si e’ rivelata non priva di conseguenze problematiche", e dall’altra l’Antitrust "si e’ costruita, in soli 15 anni, una credibilita’ e un rispetto, in Italia e nel mondo, che la pone tra le sue consorelle in posizione di rilievo, certo non inferiore a quella di cui gode la Banca d’Italia nella famiglie delle banche centrali". E’ questa una buona occasione per razionalizzare l’ordinamento italiano, allinearlo a quello degli altri Paesi europei, dare un segnale di piena adesione ai principi di un’economia di mercato con una disciplina trasparente e generale della concorrenza, senza che il trasferimento all’Antitrust possa essere visto come lesivo delle prerogative essenziali della Banca d’Italia, che anzi potra’ esercitarle in un clima piu’ sereno e senza continue, e magari infondate, speculazioni". , "la stessa durata a tempo indeterminato del governatore e la natura monocratica del governo della Banca d’Italia (senza un organo collegiale dotato di effettivi poteri), che pure costituiscono peculiarita’ nel panorama internazionale delle banche centrali e delle autorita’ di regolazione in genere, sarebbero a mio parere meno problematiche se il sistema fosse caratterizzato da decisioni esplicitamente motivate, impugnabili senza timori di ritorsioni, totale separatezza tra controllori e controllati, assoluta e percepita equidistanza del controllore da ciascuno dei controllati". Intesaconsumatori, che ha perfino preparato proposte di legge dormienti in Parlamento sulla questione dell’Antitrust sulle banche, la carica a vita, la separazione tra controllati e controllori nell’azionariato della Banca d’Italia, ritiene che debba essere un direttorio della Banca d’Italia che abbia a cuore gli interessi del mercato creditizio che si sposa con gli interessi del paese a chiedere tali lampanti riforme e non a difendere privilegi indegni per una democrazia, non solo economica. Intesaconsumatori invita il Commissario europeo al Mercato interno, Charlie McCreevy, che sembra aver accolto positivamente l’impegno espresso dalla Banca d’Italia nei confronti del mercato interno, a valutare gli atti formali e sostanziali della Banca d’Italia, che continua a proteggere un sistema bancario inefficiente, il più costoso per i consumatori con costi dei servizi fuori controllo. Gli appelli del Governatore a calmierare i costi, oltre a sortire gli effetti contrari, si rilevano vere e proprie bufale per i correntisti che non possono più sopportare di pagare spese ingiustificate addossate disinvoltamente con semplice avviso sulla Gazzetta Ufficiale.14/02/2005
Documento n.4455