RC AUTO: COMMISSARIARE COMPAGNIE SANGUISUGHE CHE NON ABBASSANO TARIFFE STELLARI !

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA RC AUTO: LE TARIFFE CHE DOVEVANO DIMINUIRE SONO CRESCIUTE DEL 4,2 % E CONTINUANO A LIEVITARE IN MISURA PROPORZIONALE AGLI APPELLI DEI “MISTER PREZZI” DI TURNO. LE POLIZZE DELLE MOTO AUMENTATE DEL 11,4 % ! LA SCANDALOSA QUESTIONE ASSICURATIVA E’ DIVENTATA VERA E PROPRIA EMERGENZA, A CAUSA DI POLITICI (MAGGIORANZA ED OPPOSIZIONE), CHE NON COMMISSARIANO IMPRESE IDROVORE E DI UN’ISVAP FOGLIA DI FICO MALEFATTE. In un paese normale, quando le imprese, non rispettando le regole del mercato, si arricchiscono taglieggiando con aumenti tariffari milioni di utenti costretti a contrarre polizze obbligatorie, si procede all’immediato commissariamento delle autorità di controllo ed alla loro chiusura coatta per far ripristinare le regole in difesa dei cittadini. Nell’Italia dove destra e sinistra chiudono tutte e due gli occhi di fronte al saccheggio continuo e sistematico di 30 milioni di assicurati da parte delle compagnie, che dalla liberalizzazione tariffaria,invece di adottare politiche di concorrenza,hanno effettuato aumenti del 160 per cento sulle polizze auto, del 330 per cento su quelle delle moto, nessuno si scandalizza se l’Isvap chiusa per legge dal 1 gennaio 2008, persiste ad operare come foglia di fico delle malefatte assicurative continuate ed aggravate a danno degli utenti. La potente lobby delle compagnie,dopo la pesante sanzione di 700 miliardi di vecchie lire comminata dall’antitrust per politiche di cartello, aveva chiesto la legge truffa salvacompagnie, subito approvata dal governo Berlusconi, per ridurre polizze che sono continuate a lievitare. Aveva chiesto ed ottenuto, con la condivisione piena delle associazioni e di Adusbef in particolare, l’obbligo della patente a punti, per una riduzione degli incidenti che con l’indennizzo diretto doveva portare ad un drastico taglio delle polizze,calcolate in media da 120 a 190 euro a polizza. Ma nella disattenzione generale, un diciottenne neoassicurato che pagava in media 2.209 euro per un’auto di media cilindrata, ha subito un aumento del 4,2% tra il 2007 ed il 2008,con la polizza che passa a 2.307 euro. Tra i capoluoghi più virtuosi Aosta è la città più economica (si fa per dire) con 1.293 euro (+1,8%), seguita da Campobasso (+5,5%) e 1.346 euro e da Potenza, 1.427 euro ed un rincaro del 6,4% dal 1 gennaio 2008. Tra le città più care,la maglia d’oro del saccheggio assicurativo è assegnata a Napoli, che nel 2007 pagava 3.53 euro e dal 1 gennaio 2008 ne paga 3.323 (+8,8%); medaglia d’argento Bologna, che passa da 2.253 euro a 2.609 (+3,4%), mentre Roma si conferma medaglia di bronzo (come la faccia bronzea dell’Isvap,con sede nella capitale), che incrementa le polizze del 4%,da 2.458 a 2.556 euro. Per quanto riguarda le moto gli incrementi minori si sono registrati a Trento con un + 7,2% ed il costo della polizza attestato a 304 euro,dai 284; a Roma, con un + 8,5%, da 590 a 640 euro; Bologna, con un + 9,3% con polizze passate da 429 a 469 euro. I rincari maggiori si sono registrati rispettivamente a Firenze (+12,1%) con costi passati da 450 a 504 euro; Reggio Calabria (+12,6%) da 597 a 673 euro; Genova (+ 13%) da 511 a 578 euro; Napoli maglia sempre più nera, con un più 16,3% e la polizza che passa da 875 a 1.018 euro, valore che4 spesso supera di gran lunga il costo del bene mobile assicurato. Lo scandalo delle compagnie di assicurazioni e degli aumenti tariffari ingiustificati, che ha conseguito utili quadruplicati passati da 1,483 miliardi di euro del 1996 a 5,857 miliardi di euro nel 2006, e che continua a mettere le mani nelle tasche degli italiani obbligati a contrarre a scadenza fissa, deve cessare. Non è più possibile sostenere tariffe fuori mercato che continuano ad aumentare invece di diminuire per effetto della patente a punti (- 18% gli incidenti ed i relativi risarcimenti) e dell’indennizzo diretto, con la stampa spesso disattenta che fa da grancassa alle mistificazioni dell’Ania, fiancheggiata dall’Isvap circa diminuzioni tariffarie che nessuno vede. E’ quindi urgente iniziare il commissariamento coatto ed immediato di quelle compagnie che continuano a conseguire utili e stock optino sulla pelle di milioni di assicurati.

10/03/2008

Documento n.7176

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