RC AUTO: ANTITRUST, LA MULTA DI 2 MLN DI EURO ALL’ANIA: SANZIONE LIEVE
RC AUTO: ANTITRUST, LA MULTA DI 2 MLN DI EURO ALL’ANIA PER LA DIFFUSIONE DI PARAMETRI DI COSTO UNIFORMI PER I RISARCIMENTI, E’ UNA SANZIONE LIEVE RISPETTO AI DANNI PROCURATI AGLI ASSICURATI. L’INDENNIZZO DIRETTO, QUALORA NON VERRA’ SNATURATO, DISBOSCHERA’ VERA E PROPRIA GIUNGLA COLLUSIVA,A DANNO CONSUMATORI CHE COSTA 2 MILIARDI DI EURO L’ANNO ! La multa di 2 milioni di euro inflitta dall’Antitrust all’Ania, per aver posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza "favorendo la diffusione di parametri di costo uniformi per la determinazione dell’entità dei risarcimenti per danni a cose",è di lievissima entità e non rispecchia i gravissimi danni inferti agli assicurati.. L’Ania, non nuova ad intese restrittive della concorrenza e ad accordi collusivi con alcuni soggetti quali Aicis (Associazione Italiana Consulenti Infortunistica Stradale) e Snapis (Sindacato Nazionale Autonomo Periti Infortunistica Stradale), Cnpi (Consiglio Nazionale Periti Industriali),Snapi (Sindacato Nazionale Autonomo Periti Industriali), Snapia (Sindacato Nazionale Periti Industriali Assicurativi) e Uipa (Unione Italiana Periti Assicurativi),gli stessi i quali,insieme agli avvocati ed ai medici legali,si stracciano le vesti per l’approvazione dell’indennizzo diretto che disboscherà la giungla assicurativa,non cambia mai registro nel praticare tariffe assicurative,specie nel settore RC Auto,le più elevate d’Europa, allegramente rincarate negli ultimi 8 anni del 132 per cento rispetto ad una diminuzione del 5 per cento in altri mercati, come quello francese. Le risultanze istruttorie emerse da due diverse e separate intese restrittive, sia pur tra loro collegate, relative alle tariffe per le prestazioni peritali ed alle modalità ed ai criteri di determinazione dei risarcimenti per danni alle cose,dimostrano che l’Ania cambia il pelo ma non il vizio,dopo la sanzione inflitta dall’Antitrust per 350 milioni di euro rispetto a danni inferti agli assicurati per 3,5 miliardi di euro,che solo l’intervento del Governo con la legge truffa “salvacompagnie” ha impedito potessero essere ristorati agli assicurati. L’indennizzo diretto,che entrerà in vigore dal 1 marzo 2006,qualora non dovesse essere snaturato come da pressanti richieste di varie lobby nei decreti attuativi,potrà mettere la parola fine ad una vera e propria giungla all’interno dei risarcimenti dei danni,valutata 2 miliardi di euro l’anno,allegramente ripartita da soggetti che non hanno alcun interesse né alla trasparenza,né tantomeno all’equità tariffaria,con ricadute positive su tariffe che dovevano scendere e che invece continuano a lievitare. Qualora la sanzione dovesse essere impugnata davanti al Tar del Lazio,Adusbef si costituirà- come ha già fatto in passato con la sanzione inflitta al cartello assicurativo- a fianco dell’Antitrust, l’unica vera Autorità a 5 stelle,vera amica del mercato e del benessere dei consumatori. Il Presidente Elio Lannutti Roma,12.12.200513/12/2005
Documento n.5394