RC AUTO: ANIA BRAVISSIMA NELLA PROPAGANDA, NON SPIEGA PERCHE' CON I LIEVI CALI DI CUI NESSUN ASSICURATO SI E' ACCORTO, I COSTI TARIFFE OBBLIGATORIE M

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COMUNICATO STAMPA

 RC AUTO: ANIA BRAVISSIMA NELLA PROPAGANDA, NON SPIEGA PERCHE’ CON I LIEVI CALI DI CUI NESSUN ASSICURATO SI E’ ACCORTO, I COSTI TARIFFE OBBLIGATORIE MANGIANO 6,5% REDDITO MEDIO ITALIANO,CONTRO 1,5 MEDIA UE.

    L’Ania, bravissima nella propaganda, nel tentativo di convincersi che le tariffe Rc auto obbligatorie sarebbero scese, di cui nessun assicurato si è accorto, cercando di piazzare l’ennesima patacca ai più creduloni, tenta di persuadere Governo e parlamento ad approvare tabelle lesive dei diritti e della legalità sul risarcimento di danni da lesioni gravi o da morte, senza spiegare perché l'assicurazione per l'automobile ci costa più del doppio di dieci  anni fa. Dal 2004 al 2014 i costi medi delle tariffe Rc Auto sono più che raddoppiati passando da 391 euro del 2004 a 1.250 euro nel 2014, 859 euro in più, pari ad un aumento del 235%. Ancora peggiore la situazione delle polizze obbligatorie per moto e motorini sotto i 150 cc di cilindrata: +480% nel 2014, e un aumento secco di 549 euro imposti dall’idrovora assicurativa.

  Prima della liberalizzazione tariffaria del 1994, sotto il regime dei 'prezzi amministrati', gli assicurati pagavano in media 700 mila lire, il controvalore di 391 euro per assicurare un'auto di media cilindrata fino a 1.800 cc. Dodici anni dopo, nel 2006, il costo medio della stessa polizza per un auto di fascia media (non contando le punte estreme come la Campania) è lievitato a 868 euro, con rincaro del 122%, per passare a 1.250 euro nel 2014, con un aumento di 889 euro (+180 %).

   A differenza di altri Paesi Ue, come Francia, Spagna, Germania, con aumenti registrati che non hanno superato la soglia dell'87%. Secondo l'analisi di Adusbef e Federconsumatori,  l'incidenza dello stipendio netto per coprire una polizza Rc Auto è pari al 6,5% in Italia; il 3% in Spagna; il 2,9% in Francia ed Irlanda; il 2,8% in Germania, il 2,2% in Inghilterra. Le famiglie italiane, fanalino di coda degli stipendi netti con 19.100 euro (10 mila euro in meno degli inglesi) i cui redditi netti si collocano al di sotto della media Ocse (20.593 euro), sborsano i costi assicurativi più elevati (1.250 euro) e più del doppio della media Ocse (763 euro).

   Il caro Rc auto responsabile di quattro milioni di veicoli non assicurati, un pericolo per l'incolumità propria e dei terzi trasportati e danneggiati, che non sempre vengono risarciti dal Fondo vittime della strada, è una vera e propria calamità sui redditi delle famiglie, che non riescono più a far fronte all’idrovora assicurativa, che oltre al danno di polizze stratosferiche le più alte in assoluto  (anche secondo l’indagine Antitrust), dovrebbe perfino rinunciare ai risarcimenti danni alla persona, le cui tabelle del Tribunale di Milano, sono state asseverate perfino dalla Cassazione.

 

 

                                                   Elio Lannutti (Adusbef) -  Rosario Trefiletti (Federconsumatori).

 

Roma, 10.2.2015

 

02/10/2015

Documento n.9977

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