Prezzo benzina. Il Governo non può limitarsi a fare moral suasion
COMUNICATO STAMPA 04.10.06 Mentre il petrolio scende a 58 dollari al barile, ai minimi da 18 mesi con un ribasso del 25% sui 78 dollari massimi raggiunti, la benzina resta scandalosamente inchiodata ad 1,2450 euro, con un calo dell’11 per cento (meno della metà!). Il Governo non può limitarsi a fare moral suasion, ma deve intervenire con urgenza per tutelare il mercato ed i consumatori, costretti dal “cartello” petrolifero a pagare 120 euro in più su consumo medio di 1.500 litri annui di benzina per ogni famiglia. Continua- nell’indifferenza del Governo-, affermano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, Presidenti dell’Adusbef e di Federconsumatori, la scandalosa speculazione dei petrolieri, lesti come lepri ad aumentare repentinamente i prezzi delle benzine quando rincara il costo del barile, lenti come tartarughe quando, come in questi giorni, il costo del petrolio è sceso sotto a 58 dollari al barile, segnando un minimo degli ultimi 18 mesi con una diminuzione del 25,6 per cento circa, dai prezzi massimi di 78 euro registrati nell’estate calda del 2006. La discesa del petrolio (con il cambio euro dollaro a 1.27-1.28), dovrebbe produrre una analoga riduzione almeno del 20 per cento sui prezzi della benzina, venduta in media ad 1,245 euro al litro (come si evince da sito del ministero dello Sviluppo Economico) da 1,4 euro di fine luglio e metà agosto scorsi. Qualora si dovessero fissare paletti seri e di mercato, il contrario del libero arbitrio dei petrolieri tra una corretta variazione sui prezzi (sia in aumento, che in diminuzione) del barile del 25 per cento (da 78 dollari a 56 dollari), 1 litro di benzina verde dovrebbe costare, oggi, una media di 1,16 euro, non già 1,24 euro, con un risparmio di 4 euro per ogni pieno di 50 litri, con minori esborsi pari a 120 euro di risparmi annui sul fabbisogno medio di 1.500 litri consumati ogni anno da una famiglia. Per questo Adusbef e Federconsumatori chiedono al Governo, che ritiene di far adeguare i prezzi con lo strumento degli inviti, degli appelli e della moral suasion a petrolieri ciechi e sordi, attenti esclusivamente alla logica del profitto speculativo, di fissare paletti legislativi non altrimenti necessari nei mercati dove si formano liberamente i prezzi, per offrire quella necessaria tutela (lo strumento della reciprocità è urgente e necessario rispetto all’asimmetrica variazione ed al libero arbitrio dei petrolieri) a famiglie e consumatori massacrati dalla rendita petrolifera, oltre a favorire campagne di risparmio energetico, rafforzando nella finanziaria, ulteriori incentivi per fonti di energia alternative al petrolio.05/10/2006
Documento n.6356