POSTE: MENTRE NASCE LA NUOVA RACCOMANDATA, SAREBBE BENE FAR RECAPITARE ANCHE LA POSTA PRIORITARIA
COMUNICATO STAMPA POSTE: MENTRE NASCE LA NUOVA RACCOMANDATA, CON L’IMPEGNO DI 1 SOLO GIORNO PER LA CONSEGNA, SAREBBE BENE FAR RECAPITARE ANCHE LA POSTA PRIORITARIA IN TEMPI MENO BIBLICI, DATI GLI ATTUALI TEMPI INACCETTABILI. Mentre le Poste reclamizzano consegne più celeri per le raccomandate recapitate in 1 solo giorno, con il pagamento di un salato surplus minimo di 6 euro,numerosi consumatori segnalano ritardi e disfunzioni nel recapito della posta prioritaria,che invece di essere consegnata in 2-3 giorni, impiegherebbe anche più di una settimana,quando va bene ed a seconda delle aree geografiche servite. Da quando sono state equiparate le tariffe delle posta ordinaria a quella prioritaria, invece di migliorare la qualità,il servizio postale di recapito della corrispondenza è nettamente peggiorato, come si può evincere dall’aumento dei reclami e dalla segnalazione dei ritardi non più fisiologici ma patologici, che arrivano a ritmo sostenuto alle associazioni dei consumatori. Adusbef e Federconsumatori,che effettueranno un attento monitoraggio sui recapiti della posta prioritaria in 200 indirizzi predeterminati,per verificare direttamente sul campo i ritardi e le disfunzioni segnalate, teme che il lancio della "raccomandata turbo", con tariffe peraltro costose,affatto concorrenziali e poco accessibili, sia l’ennesima operazione di propaganda per nascondere i disservizi crescenti, proprio nel settore più vulnerabile delle Poste. L’aumento dei prezzi infatti, che variano in base al peso del plico,ossia da 6 euro per invio standard fino a 250 grammi; 9 euro da 250 grammi a un chilo; 12 euro per standard oltre il chilo e formati non standard, con tariffe doppie o addirittura triple rispetti ai circa 3,40 euro attuali, sono l’unica certezza,mentre la qualità del servizio e del recapito saranno optional tutti da verificare. Se Poste invece di inseguire nuovi filoni, si impegnasse a migliorare gli standard attuali di consegna,che lasciano molto a desiderare,farebbe un buon servizio ad un utenza che non può essere utilizzata solo per essere spremuta, senza garanzie certe di servizi e di standard di qualità che restano critici ed inaccettabili. E.Lannutti (Adusbef) – R.Trefiletti (Federconsumatori) Roma,22.6.200722/06/2007
Documento n.6640