PENALI SUI MUTUI: PASSI AVANTI NELLA TRATTATIVA CON ABI, MA ADUSBEF E’ DISPONIBILE SOLO AD UN BUON ACCORDO

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COMUNICATO STAMPA PENALI SUI MUTUI: PASSI AVANTI NELLA TRATTATIVA CON ABI, MA ADUSBEF E’ DISPONIBILE SOLO AD UN BUON ACCORDO CHE TUTELI VESSATI UTENTI BANCARI. MUTUI E PRESTITI, PIU’ ELEVATI MEDIA UE,DIMOSTRANO INIQUITA’ DELLE PENALI La trattativa tra Abi e associazioni dei consumatori per definire le penali sui mutui stipulati prima dell'entrata in vigore del decreto Bersani (2 febbraio 2007) e ricondurle ad equità,ha registrato punti di avvicinamento tra le posizioni,tuttavia ancora insufficienti per poter offrire una compiuta tutela ai vessati e tartassati utenti dei servizi bancari. L’incontro di ieri notte tra ABI (Associazione bancaria italiana) e le 16 associazioni dei consumatori, per discutere l’equità delle vecchie penali del decreto Bersani che aveva annullato ogni penalità sull’estinzione anticipata dei mutui contratti dopo il 2 febbraio 2007, ha portato alla definizione di una serie di misure, tuttavia non soddisfacenti per i mutuatari. Non si è registrata rottura con la trattativa che continua a tavolo ancora aperto, ma senza una riduzione equa per tutte le penali almeno del 50% (equità letterale) e limiti invalicabili dello 0,50 per cento sui tassi variabili, dell’1,25 per cento per i tassi fissi, Adusbef non potrà sottoscrivere accordi, seppur auspicati. L’ultima proposta dell’Abi prevede per i tassi variabili la determinazione della misura massima per l'estinzione anticipata dei mutui in essere (stipulati prima del 2 febbraio scorso) dello 0,50%; soglia che scende allo 0,20% nel caso di ultimi tre anni di mutuo,cifre che valgono anche per i tassi fissi stipulati prima dell' 1 gennaio 2001. Per i contratti di mutuo a tasso fisso (stipulati dal 2001 in poi) l'Abi ha proposto una misura massima dell'1,95% per la prima metà del mutuo stipulato; dell’l'1,50 per cento per la seconda metà; dello 0,20 per cento per l'ultimo triennio della vita residua dei mutui. In caso di contratti che già prevedono queste percentuali come penali o commissioni, l’Abi ha offerto un'ulteriore riduzione di 0,10 punti percentuali. Proposte non ancora sufficienti a valori di equità, anche rispetto al mandato unanime ricevuto dalle 16 associazioni iscritte nel CNCU alla trattativa con l’ABI dal Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti (CNCU) nella seduta del 3 aprile scorso,che aveva fissato limiti invalicabili, rispettivamente ad una riduzione del 50 per cento per tutte le penali, con un tetto massimo dello 0,50 per cento per la generalità dei mutui,sia fissi che variabili o misti. Adusbef rammenta che le prime 8 banche italiane,hanno conseguito utili di 14 miliardi di euro nel 2006 con un aumento del 26,6 per cento rispetto all’anno precedente,che pur aveva registrato un boom di utili e ricavi; che oltre 400.000 consumatori hanno mutui in sofferenza per l’esosità di tassi bancari più alti d’Europa (5,35% praticati in Italia contro 4,46% della media UE); che almeno 1,9 di famiglie su un numero di mutui di 3,5 milioni,è a rischio insolvenza,perderanno la casa per i cattivi consigli delle banche, che invece di irripetibili tassi fissi inferiori al 4% ha consigliato loro di indebitarsi a tasso variabile, con rate aumentate anche di 200 euro al mese a seguito dei rialzi BCE; che su 255 miliardi di euro di consistenza dei mutui,solo il 9 per cento,con una consistenza di 9 miliardi di euro,è stato stipulato a tasso fisso,a dimostrazione di consigli bancari “dolosi”. Il decreto Bersani sulle liberalizzazioni che ha dato ad Abi e consumatori iscritte nel CNCU tre mesi di tempo per trovare un accordo,da raggiungere entro il 3 maggio 2007,altrimenti spetterà alla Banca d'Italia stabilire quale sia la misura più equa cui ricondurre le penali attualmente imposte, è un atto importante che riconosce agibilità contrattuale alle rappresentanze degli utenti. Tuttavia Adusbef non sottoscriverà alcun accordo “elemosina”, che invece di portare benefici tangibili ai consumatori, cercherà soltanto di attenuare lievemente gli enormi profitti delle banche,conseguiti con pratiche vessatorie,usi ed abusi praticati con il concorso esterno della Banca d’Italia, e che impugnerà come di consueto nelle competenti sedi giudiziarie. Elio Lannutti (presidente Adusbef) Roma,14.4.2007

16/04/2007

Documento n.6526

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