PARMALAT: CREDIBILE LA VERSIONE DI TANZI,
PARMALAT: CREDIBILE LA VERSIONE DI TANZI, QUANDO AFFERMA CHE MOLTE OPERAZIONI ERANO PILOTATE DA BANK OF AMERICA,CHE GUIDAVA LE EMISSIONI DI BOND TAROCCATI. MENO CREDIBILE E FASULLA L’AFFERMAZIONE DI TANZI, DI NON SAPERE CHE I BOND BIDONE FINISSERO NELLE MANI DEI RISPARMIATORI. ADUSBEF,CHE NON CREDE MOLTO AI PERDONI DELL’EX PATRON DI PARMALAT, ATTENDE LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE CONTRO BANCHE ESTERE. E’ credibile la versione di Calisto Tanzi,resa oggi alla Procura di Milano,secondo la quale molte operazioni,comprese le due diligence che venivano effettuate in Parmalat, ad esempio in relazione alle emissioni di private placement, gestite in via esclusiva da Bank of America, erano pilotate,così come le risposte che Parmalat avrebbe dovuto fornire agli acquirenti di private placement. Il marchio Parmalat forte e conosciuto sul mercato ed utilizzato da terzi in cattiva fede –ha proseguito Tanzi- ossia coloro che hanno proposto l’acquisto dei bond al retail, è diventato strumento di offesa per i risparmiatori, gli stessi ai quali le banche appioppavano bond bidone. Ma tale versione,oltre ad essere poco credibile,è smentita dagli atti processuali: a chi,se non ai risparmiatori,venivano collocati le obbligazioni,le cui emissioni venivano pagate da commissione almeno triple,per la loro rischiosità,per essere piazzate sul mercato ? E’ certo che sussisteva un interesse diretto da parte degli istituti di credito e delle banche d’affari, per coprire una piramide finanziaria che si autoalimentava con sempre nuove emissioni ollocate da banche che sapevano la reale situazione e proprio per questo sono sotto processo,ma manca nell’analisi la responsabilità dell’ufficio di Vigilanza della Banca d’Italia,che come le tre scimmiette, ha fatto finta di non sapere,non vedere e non sentire ciò che era stato chiaro,fin dall’inizio a molti soggetti, compreso il consulente tecnico del Tribunale. Adusbef ha chiesto la costituzione di parte civile,tramite l’avv. Antonio Tanza (con la a finale),a nome di circa 4.000 risparmiatori truffati dalle banche,soprattutto contro le banche estere che sapevano la situazione finanziaria di Parmalat,ripianta come in una catena di Sant’Antonio da sempre maggiori emissioni,non crede al perdono,come non ritiene sarà accettato dalla maggior parte di 135.000 famiglie ridotte sul lastrico da spregiudicate operazioni,ma al risarcimento economico, soprattutto delle banche, che potrebbe ristorare in parte,i gravi danni patiti nella distruzione del sacro e sudato risparmio,frutto spesso di un’intera vita di lavoro,sacrifici,privazioni. Il Presidente Elio LannuttiPARMALAT: CREDIBILE LA VERSIONE DI TANZI, QUANDO AFFERMA CHE MOLTE OPERAZIONI ERANO PILOTATE DA BANK OF AMERICA,CHE GUIDAVA LE EMISSIONI DI BOND TAROCCATI. MENO CREDIBILE E FASULLA L’AFFERMAZIONE DI TANZI, DI NON SAPERE CHE I BOND BIDONE FINISSERO NELLE MANI DEI RISPARMIATORI. ADUSBEF,CHE NON CREDE MOLTO AI PERDONI DELL’EX PATRON DI PARMALAT, ATTENDE LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE CONTRO BANCHE ESTERE. E’ credibile la versione di Calisto Tanzi,resa oggi alla Procura di Milano,secondo la quale molte operazioni,comprese le due diligence che venivano effettuate in Parmalat, ad esempio in relazione alle emissioni di private placement, gestite in via esclusiva da Bank of America, erano pilotate,così come le risposte che Parmalat avrebbe dovuto fornire agli acquirenti di private placement. Il marchio Parmalat forte e conosciuto sul mercato ed utilizzato da terzi in cattiva fede –ha proseguito Tanzi- ossia coloro che hanno proposto l’acquisto dei bond al retail, è diventato strumento di offesa per i risparmiatori, gli stessi ai quali le banche appioppavano bond bidone. Ma tale versione,oltre ad essere poco credibile,è smentita dagli atti processuali: a chi,se non ai risparmiatori,venivano collocati le obbligazioni,le cui emissioni venivano pagate da commissione almeno triple,per la loro rischiosità,per essere piazzate sul mercato ? E’ certo che sussisteva un interesse diretto da parte degli istituti di credito e delle banche d’affari, per coprire una piramide finanziaria che si autoalimentava con sempre nuove emissioni ollocate da banche che sapevano la reale situazione e proprio per questo sono sotto processo,ma manca nell’analisi la responsabilità dell’ufficio di Vigilanza della Banca d’Italia,che come le tre scimmiette, ha fatto finta di non sapere,non vedere e non sentire ciò che era stato chiaro,fin dall’inizio a molti soggetti, compreso il consulente tecnico del Tribunale. Adusbef ha chiesto la costituzione di parte civile,tramite l’avv. Antonio Tanza (con la a finale),a nome di circa 4.000 risparmiatori truffati dalle banche,soprattutto contro le banche estere che sapevano la situazione finanziaria di Parmalat,ripianta come in una catena di Sant’Antonio da sempre maggiori emissioni,non crede al perdono,come non ritiene sarà accettato dalla maggior parte di 135.000 famiglie ridotte sul lastrico da spregiudicate operazioni,ma al risarcimento economico, soprattutto delle banche, che potrebbe ristorare in parte,i gravi danni patiti nella distruzione del sacro e sudato risparmio,frutto spesso di un’intera vita di lavoro,sacrifici,privazioni. Il Presidente Elio Lannutti Roma,7.3.2006 Roma,7.3.200608/03/2006
Documento n.5789