PARMALAT: ADUSBEF AMMESSA PARTE CIVILE AL PROCESSO DI MILANO

PARMALAT: ADUSBEF AMMESSA PARTE CIVILE AL PROCESSO DI MILANO. GIOVEDI 27 GENNAIO 2005,SARA’ ANCORA PRESENTE A MILANO A TUTELA DEI RISPARMIATORI, CONTRO I REVISORI BIANCHI E PENCA (ITALAUDIT), CHE AVENDO CHIESTO IL RITO ABBREVIATO,SARANNO SUBITO GIUDICATI. Giovedì 27 gennaio 2005,ci sarà la prima sentenza in assoluto per alcuni imputati del processo Parmalat,in particolare per i revisori Bianchi e Penca (Italaudit) che hanno chiesto di essere subito giudicati con rito abbreviato,previsto dal codice di procedura penale. Adusbef,che è stata ammessa parte civile nel processo Parmalat di Milano,sarà presente con l’avv. Antonio Tanza,vicepresidente dell’associazione, a tutela dei risparmiatori danneggiati da un crack finanziario,più che industriale,accaduto anche per gli omessi controlli di coloro che avevano il dovere di vigilare sulla correttezza contabile dei bilanci. Lorenzo Penca e Maurizio Bianchi, revisori di Grant Thornton Spa (ora Italaudit) hanno chiesto ed ottenuto dal giudice il processo immediato. Si salterà quindi l’udienza preliminare, che adesso riguarda 27 persone fisiche e tre persone giuridiche. La prima udienza e stata fissata per il prossimo 27 gennaio. Il primo è presidente dimissionario della società di revisione Grant Thornton, l’altro è revisore dei conti,sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. Qualche mese fa l’avv. di Penca,Stivale,spiegò la posizione del suo assistito: "I falso non sono stati fatti né da Penca né da Bianchi (l’altro "revisore" Thornton arrestato; ndr). Penca ha risposto in modo chiaro e circostanziato alle domande che gli sono state poste. Credo che non sussistano le esigenze cautelari. I risparmiatori Parmalat,che hanno acquistato titoli di una società quotata si per i cattivi consigli delle banche sia perché rassicurati dal rating emesso anche in virtù dei conti in ordine frutto della certificazione e revisione dei bilanci,dovranno essere risarciti. Il presidente Elio Lannutti

25/01/2005

Documento n.4405