OPA BPI-ANTONVENETA: CHIARIRE I TERMINI DELLA CESSIONE DELLE QUOTE DI MINORANZA

in Comunicati stampa
OPA BPI-ANTONVENETA: E’ TOLLERABILE CHE, DOPO GLI SCANDALI FINANZIARI INIZIATI CON IL CRACK BIPOP-CARIRE, RISPARMIATORI E MERCATO SIANO TENUTI ALL’OSCURO, SULLE CLAUSOLE CHE REGOLANO LA CESSIONE DELLE QUOTE DI MINORANZA DELLA BANCA LODIGIANA ALLA DEUTSCHE BANK ? SI STRINGE IL CERCHIO ATTORNO AL GOVERNATORE: SAREBBE UN BEL GESTO SE IL DOTTOR FAZIO OFFRISSE OGGI SPONTANEE ED IRREVOCABILI DIMISSIONI ! A meno di 4 anni dal crack della Bipop-Carire,la cui allegra ed oscura gestione del credito e del risparmio fu tollerata,se non favorita dalla Banca d’Italia, alla stessa stregua della BPL, risparmiatori, utenti bancari e mercato,sono tenuti all’oscuro su clausole dirimenti che regolano la cessione delle quote di minoranza della BPI a Deutsche Bank,pari ad 1 miliardo di euro per ricostituire il patrimonio di vigilanza. Adusbef,in un esposto inviato a Bankitalia,Consob,Commissione Europea e Procure della Repubblica,ha chiesto di fare luce su tali aspetti oscuri ed inquietanti della vicenda BPI-Deutsche Bank,specie in ordine ad alcuni cespiti di banche partecipate dalla banca lodigiana (Bolzano),che in meno di 12 mesi, sembra abbia subito una miracolosa rivalutazione, un vero e proprio raddoppio di valore,da far invidia alla parabola evangelica di moltiplicazione dei pani e dei pesci. Adusbef è lieta che finalmente anche i maggiori leader del centro-sinistra,abbiano compreso che gli attuali assetti di potere assegnati a Bankitalia,debbano essere riequilibrati: dopo la bella e condivisibile intervista del Prof. Prodi a Massimo Mucchetti,pubblicata ieri dal Corriere della Sera,che prende le distanze da cariche a vita e gestione “particolare” degli assetti di vigilanza e funzioni antitrust sulle banche; dopo che Francesco Rutelli,1 mese fa, ha affermato l’urgenza di ridisegnare gli equilibri tra le autorità vigilanti e di rendere a tempo cariche a vita; oggi il Presidente dei DS,on. D’Alema,in un’intervista a Repubblica ha espresso l’opinione di rafforzare i poteri di Consob ed Antitrust,poiché “Bankitalia ha troppi poteri e spesso si trova in contraddizione tra stabilità e sistema della concorrenza”,si stringe il cerchio attorno al Governatore Fazio. Poiché dopo i sindacati di Bankitalia, anche l’alta dirigenza ha cominciato a prendere le distanze dai suo metodi faziosi (per non dire “mafiosi”) non accettando più a scatola vuota i suoi desiderata per favorire questo o quell’amico,sarebbe un bel gesto se il governatore offrisse oggi spontanee quanto irrevocabili dimissioni dalla carica,per evitare che venga dimissionato,com’è giusto e doveroso che avverrà,come dimostrerà la magistratura, per i gravissimi danni inferti ad utenti bancari,risparmiatori,mercato,alla reputazione di una gloriosa istituzione e del Paese. Il Presidente Elio Lannutti Roma,21.7.2005

21/07/2005

Documento n.4890

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