Nomine Antitrust: sarebbe gravissimo errore designare banchieri in carica, che dovrebbero occuparsi proprio di assetti bancari

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA 15 febbraio 2007 Nomine Antitrust: sarebbe gravissimo errore designare banchieri in carica, che dovrebbero occuparsi proprio di assetti bancari con nuove competenza affidate. Legge risparmio. Senza mancare di rispetto ai presidenti di Camera e Senato, non ci convince la nomina prof. Piero Barucci, ex Presidente Abi, che tuttavia stimiamo a commissario Antitrust. Sarebbe opportuno scegliere, da una rosa, un rappresentante Associazioni, che tante battaglie hanno fatto per i consumatori. Sarebbe un gravissimo errore designare un banchiere in carica, come il prof. Piero Barucci, che tuttavia stimiamo e ci è anche simpatico, alla carica di commissario Antitrust per sostituire Carlo Santagata e Corrado Occhipinti, che finiscono il loro mandato il prossimo 23 febbraio ad un’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato al quale la legge di riforma del risparmio ha assegnato compiti più stringenti, soprattutto sulle banche. Il prof. Piero Barucci, attuale presidente della Banca Leonardo (Gerardo Braggiotti) è stato presidente del Monte dei Paschi di Siena (1983-1990), membro del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Mobiliare Italiano (1985-1990), presidente dell’Italian International Bank di Londra (1983-1990), presidente dell’Ente per gli studi monetari e finanziari “Luigi Einaudi” (1989-1991), presidente dell’associazione bancaria italiana (1987-1991), consigliere di amministrazione di Mediobanca (1990-1992), amministratore delegato del Credito Italiano (1990-1992), consigliere di amministrazione dell’IRI (1987-2000), amministratore in società creditizie, finanziare e assicurative. E’ opportuno designare il prof. Barucci, proprio in una fase in cui è più aspra la polemica anche per l’indagine Antitrust che ha certificato gli elevatissimi costi dei servizi bancari più alti d’Europa, a membro effettivo dell’Autorità Garante? O non sarebbe arrivato il tempo di poter uscire da una politica miope di appartenenza per scegliere, in una rosa di nominativi, quelle personalità delle associazioni che negli ultimi 10 anni si sono più battute contro monopolio, oligopoli e cartelli per far affermare i diritti dei consumatori, trovando un formidabile alleato proprio nell’Antitrust ? Senza mancare di rispetto alle più alte cariche dello Stato, i presidenti di Camera e Senato che devono effettuare le nomine, Adusbef e Federconsumatori auspicano che si possa scegliere nel vasto mondo delle competenze, profili non direttamente riconducibili a quelle banche, che, negli ultimi 50 anni, anche per l’inerzia forse la collusione politica, hanno agito al di fuori della legalità con abusi, vessazioni e soprusi a danno di milioni dei cittadini.

15/02/2007

Documento n.6433

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