MUTUI SUB-PRIME: INARRESTABILE VIRUS CONTAGIOSO
COMUNICATO STAMPA CRISI BORSE: BCE INIETTA ANCORA LIQUIDITA’ PER 7,7 MLD,OLTRE AI 310 MLD DI EURO DI PCT,MA LE BANCHE CENTRALI, NON POTRANNO SVENARSI ALL’INFINITO PER ARGINARE LE PERDITE. PER DARE TRANQUILLITA’ AI MERCATI, BISOGNA FARE OPERAZIONE DI VERITA’ E PULIZIA NEI CRACK, MONITORANDO LA REALE SITUAZIONE DI RISCHIO DI BANCHE,BUGIARDE E RETICENTI, CHE DOPO AVER NEGATO PER MESI IL LORO COINVOLGIMENTO NEI CRACK DEI MUTUI SUB-PRIME, CERCANO ANCORA OGGI DI OCCULTARE LA REALE SITUAZIONE DEI DISATRI, NEI QUALI SI SONO CACCIATE. NEL RISPARMIO GESTITO,FONDI E GESTIONI PATRIMONIALI,QUANTI TITOLI SUB-PRIME CI SONO ?E PERCHE’ LE AUTORITA’ DI BORSA (CONSOB,BANKITALIA,ISVAP) CONTINANUO A SONNECCHIARE ? Anche oggi,nonostante le iniezioni di liquidità BCE per 7,7 miliardi di euro,oltre al colossale finanziamento di PCT (Pronti a termine) di durata 7 giorni (guarda il caso) per 310 miliardi di euro, gli indici delle borse volgono al ribasso in tutta Europa dopo la chiusura debole di Wall Street, appesantita dall’allarme di Ubs (Banche Svizzere) per il secondo semestre sul rischio dei mutui "subprime": non passa giorno dove non si scopra il coinvolgimento dell’ennesima banca, che fino a qualche ora prima aveva negato di essere coinvolta nel disastro delle obbligazioni ad altissimo rischio, con portafogli e gestioni infarciti di prodotti finanziari già all’origine avariati. E’ proprio questa incertezza che spaventa i mercati, perché fino a quando non verrà fatta chiarezza, trasparenza e pulizia, sul reale coinvolgimento delle banche nei prodotti finanziari ad altissimo rischio,non ci potrà essere iniezione di liquidità che tenga,per riportare alla normalità investitori spaventati,che giustamente si ritirano, né si può pensare che le banche centrali potranno svenarsi all’infinito,per arginare la solita speculazione al ribasso, attuata dalle grandi corporation,fondi,speculatori professionali,ed infine dalle stesse banche d’affari coinvolte nei sub-prime,per arginare le perdite ed anzi,fare profitti sulla situazione di crisi e sulla “volatilità”, gergo borsistico che descrive robuste tendenze rialziste (ieri), accompagnate subito dopo (oggi) dai consistenti ribassi. Basterebbe ripercorrere a ritroso la crisi dei mutui sub-prime americani,che banche bugiarde e reticenti,in una sorta di commedia degli inganni, hanno cercato di nascondere fino all’ultimo,per rendersi conto di una mancanza assoluta di chiarezza e trasparenza che sono fondamentali ai mercati borsisitici,che farà ancora tremare le borse continentali per altre settimane,se non mesi,ma anche la latitanza delle autorità di borsa preposte ai controlli,non solo in Italia della nostrana Consob,ma perfino negli Stati Uniti della mitica SEC. La prima avvisaglia infatti,risale a febbraio 2007,quando la banca Bear Strearns,scampata miracolosamente alla crisi del 1929,negò di essere coinvolta nella crisi dei sub-prime,per ammetterla cinque mesi dopo,a luglio,quando il valore di alcuni suoi fondi vennero totalmente azzerati,per non parlare della Goldman Sachs, che sulla speculazione aveva tratto profitti d’oro nel 2006; passando alla America Home,che ha dovuto smettere di erogare mutui a rischio perdendo il 90% del valore di borsa; alle tedesche IKB e WestLb (quest’ultimo il terzo istituto pubblico di Germania),esposte per oltre 6,5 miliardi di euro,per finire con la francese BNP Paribas, proprietaria della BNL,che dopo aver negato di avere in pancia prodotti infarciti di sub-prime ed aver preso in giro i suoi clienti ed il mercato, ha dovuto ammetterne il coinvolgimento giovedì scorso, con un brusco congelamento di ben 3 hedge fund da lei gestiti, virtualmente spariti. Il virus dei mutui sub-prime continuerà a contagiare le economie,fino a quando le dormienti autorità di borsa,dove si distinguono in negativo, Bankitalia,Consob ed Isvap (ma anche la sonnacchiosa Covip,che non ha ancora spiegato quanti fondi pensioni di almeno 1,6 milioni di italiani destinatari del loro TFR,siano infarciti di sub-prime), non chiariranno quale sia la vera esposizione dei prodotti ad altissimo rischio,certamente inseriti nei “carissimi” fondi comuni di investimento, (come i monetari ed i fondi di liquidità,dove l’intervista odierna del prof. Marcello Messori,presidente di Assogestioni,al Sole 24 Ore, porta confusione piuttosto che chiarezza) nelle gestioni patrimoniali,nelle polizze index ed unit linked, ed in altri strumenti finanziari,inventati di sana pianta dalle banche e presentati ad elevata affidabilità con la complicità delle compiacenti agenzie di rating, con l’unico obiettivo di elevare ancora, gli alti profitti degli istituti di credito e dei gestori, con danno certo e sicuro per i malcapitati risparmiatori ed investitori. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,14.8.200714/08/2007
Documento n.6759