MUTUI SUB-PRIME: ANCHE I RISPARMIATORI ITALIANI SONO STATI TRUFFATI !

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA MUTUI SUB-PRIME: ANCHE I RISPARMIATORI ITALIANI SONO STATI TRUFFATI ! ADUSBEF, CHE HA AVVIATO AZIONI DI TUTELA, CHIEDE CHE IL CICR (DEFINITO GIUSTAMENTE UN “ECTOPLASMA”), SANZIONI I COMPORTAMENTI TRUFFALDINI DI BANCHE E PROMOTORI, CHE ANCORA UNA VOLTA, CON LE LORO CONDOTTE FRAUDOLENTE “SERIALI”,HANNO TRUFFATO E RAGGIRATO I RISPARMIATORI. La gravissima crisi dei mutui sub-prime americani frutto della finanza di carta allegra che ha prevalso sull’economia reale e dei prodotti derivati, i cui rischi sono stati spalmati sul mercato con la complicità delle agenzie di rating e delle grandi banche di affari in palese rapporti incestuosi, che nessuno,nonostante precise denunce, ha mai voluto vedere, continuerà a dispiegare i suoi malefici effetti sulle borse e sui mercati. Ancora una volta, con la diretta complicità di autorità monetarie e di vigilanza (FMI,Banche Centrali,ecc.), manovrate dalle grandi banche di affari, gli investitori (tra cui anche i fondi pensioni e di investimento) che fidandosi della massima affidabilità emessa dalle tre sorelle americane del rating,Moody’s; Standards & Poor’s; Fitch, (che sono state chiamate a rispondere in giudizio), hanno acquistato tranche di cartolarizzazioni residenziali statunitensi e derivati sintetici, sono restati con cerino in mano, al contrario degli intermediari, che hanno realizzato ingenti profitti sulla strutturazione e vendita di collateralized debit obbligation (Cdo),su ipoteche maggiormente a rischio. Gli elevati rendimenti sono così stati incassati dalle grandi banche di affari,mentre i livelli altissimi di rischio,sono stati inseriti nei prodotti salsiccia super garantiti con tripla A dalle tre sorelle monopoliste del rating, già all’origine avariati,ed addossati al mercato ed agli inconsapevoli acquirenti,che sono stati truffati anche in Italia,mentre nessuno può escludere che siano finiti anche nel sudato risparmio del TFR dei lavoratori. I principali protagonisti dei Cdo di finanza strutturata, quella classe di collateralized debit obbligation che comprende nel proprio paniere di titoli sottostanti le Rmbs, cioé le cartolarizzazioni di mutui residenziali, hanno intermediato dal primo gennaio al 22 agosto,secondo fonti giornalistiche, tra le quali Il Sole 24 Ore, emissioni per 156,6 miliardi di dollari, con più della metà delle emissioni intermediata da Merrill Lynch (con una quota che sfiora un quinto del controvalore complessivo), Citi (13,3%) e dalla svizzera Ubs (13%). In Europa, pur con ridotte dimensioni del mercato, la concentrazione dei primi tre operatori di Cdo è maggiore: l'olandese Abn Amro ha gestito in meno di otto mesi il 23% delle emissioni, seguita ancora da Merrill Lynch (22,3%) e dalla belga Kbc (18,5%). Le autorità di vigilanza ed il fondo Monetario Internazionale,hanno una gravissima responsabilità per non aver ascoltato gli allarmi circa la crescita sproporzionata dei prodotti derivati,ben superiori a 400.000 miliardi di dollari (contro un PIL mondiale misuratore dell’economia reale di 38.000 miliardi di dollari l’anno), che generando commissioni annue di 30 miliardi di dollari intascate dalle grandi banche di affari e dalle agenzie di rating, mettono a tacere qualsiasi voce critica. La manfrina di Monsieur Trichet e degli altri economisti,politici e membri della UE riuniti oggi a Cernobbio, non offre risposte serie alla domanda posta da molti anni: per quale ragione,al di fuori di Basilea 2 e di una gestione prudenziale del credito,è stato consentito alle grandi banche di affari,di adottare leve finanziarie pazzesche su prodotti derivati ad altissimo rischio, incassando gli utili e spalmando i gravissimi rischi a carico del mercato e dei risparmiatori ? Anche le nostrane Autorità (si fa per dire),come Bankitalia,Consob Isvap,Covip, non hanno ancora risposto con proprie indagini serie alla domanda sull’esposizione in sub-prime ed in prodotti rischiosi,ma si sono limitate a leggere e comunicare le veline delle banche,delle assicurazioni e dei fondi comuni,negando che i risparmiatori italiani fossero stati coinvolti. Poiché anche molti risparmiatori italiani sono stati indotti ad investire in prodotti sicuri e senza alcun rischio,Fondi BNP Paribas distribuiti da Fineco, per i quali sono già state avviate azioni di tutela, Adusbef ha chiesto in una lettera al CICR (definito giustamente un ectoplasma),che nella prossima riunione,oltre a tirare fuori dati veri su sub-prime e derivati,vengano severamente sanzionate banche e promotori,che hanno venduto l’ennesimo bidone ai risparmiatori. Roma,8.9.2007

08/09/2007

Documento n.6804

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