MUTUI: REVOCATO DECRETO INGIUNTIVO PER AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE,UNICREDIT CONDANNATA A PAGARE.

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COMUNICATO STAMPA

MUTUI: REVOCATO DECRETO INGIUNTIVO PER AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE,UNICREDIT CONDANNATA A PAGARE.

 I contratti di mutuo con ammortamento alla francese, ossia la richiesta di rimborsare prima gli interessi e poi il capitale del prestito sono illegittimi, e le banche che continuano ad applicare tali formule illegali, dopo le relative perizie, non solo subiscono   la condanna, ma addirittura la revoca del decreto ingiuntivo in caso di contenzioso. Il Codice Civile richiede il calcolo dell'interesse giorno per giorno (articolo 820/821), non potendo essere applicato quello composto se non nei limiti dell'articolo 1.283 che prevede che il patto anatocistico (cioé di capitalizzazione composta) sia successivo alla maturazione dell'interesse e mai precedente, come invece accade nell'ammortamento "alla francese". La banca, che utilizza nel contratto questo tipo di capitalizzazione, viola non solo l'articolo 1.283 del Codice Civile ma anche l'articolo 1.284 che, in caso di mancata determinazione e specificazione o di incertezza (tra tasso nominale contrattuale e tasso effettivo del piano di ammortamento allegato al contratto), impone l'applicazione del tasso legale semplice e non quello ultralegale, indeterminato o incerto. Adusbef che continua a promuovere giudizi contro le banche, per impugnare il calcolo dell'interesse nel piano di ammortamento, tutt’altro che  trasparente perché non eseguito secondo le regole matematiche dell'interesse semplice e non di quello composto utilizzato appunto nell'ammortamento "alla francese", che procura danni ingenti ai consumatori, è riuscita a battere ancora una volta il gigante Unicredit, condannato a restituire 1.111, 45 euro di illecito profitto per ammortamento alla francese, oltre le spese legali ed alla revoca del decreto ingiuntivo.

Rispetto ad un piano di ammortamento all’italiana (ossia la restituzione equilibrata di capitale ed interessi), alla fine del rapporto ed a parità di tasso applicato, il piano di ammortamento alla francese rende il costo del mutuo più elevato, come risulta dalle risultanze peritali – scrive il Giudice di santa Maria Capua Vetere Iolanda Mondo-, nella sentenza promossa da alcuni mutuatari difesi dall’avv.ssa Maria Teresa De Bottis, delegata Adusbef Regione  Campania.

Se ci fosse un arbitro serio (come negli altri paesi europei le banche centrali) ed una legge incisiva sulla class action e danno punitivo, tali comportamenti reiterati e fraudolenti delle banche contro risparmiatori, mutuatari e correntisti, non attecchirebbero, tuttavia Adusbef, che dopo aver sollevato l’inganno continua ad ottenere singole sentenze con  l'annullamento parziale dei contratti di mutuo per violazione della buona fede nella conclusione ed esecuzione dei contratti e per difformità tra tasso contrattuale (indicato agli atti) e quello effettivo di ammortamento, continuerà nella difficilissima strada per tutelare famiglie, consumatori e Pmi frodati dagli istituti di credito, con il concorso esterno della Banca d’Italia.

 

                                                       Elio Lannutti (Adusbef)

Roma, 2.2.2015

02/02/2015

Documento n.9967

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