MENTRE IL PETROLIO SCENDE SOTTO I 68 DOLLARI....
COMUNICATO STAMPA MENTRE IL PETROLIO SCENDE SOTTO I 68 DOLLARI,AI MINIMI DA 5 MESI,CON UN RIBASSO DEL 14 PER CENTO, LA BENZINA,ATTESTATA AD 1,3 EURO AL LITRO, RIBASSA IN MEDIA DEL 7,14 PER CENTO,A CONFERMA DI VERGOGNOSA SPECULAZIONE CHE GONFIA I PROFITTI DELLE COMPAGNIE PETROLIFERE ED IMPOVERISCE I CONSUMATORI DI ALMENO 95 EURO L’ANNO PRO-CAPITE. PER QUESTO E’ URGENTE ACCELERARE VENDITA CARBURANTI NELLA GRANDE DISRIBUZIONE,CON SICURI EFFETTI BENEFICI SUL MERCATO E SUI CONSUMATORI. MA ANCHE IL GOVERNO, DOVREBBE ANTICIPARE IN FINANZIARIA IL RIORDINO DELLE ACCISE,PER EVITARE ALTRETTANTA ODIOSA SPECULAZIONE FISCALE. Continua la scandalosa speculazione dei petrolieri, lesti come lepri ad aumentare repentinamente i prezzi delle benzine quando rincara il costo del barile,lenti come tartarughe quando,come in questi giorni,il costo del petrolio è sceso sotto i 68 dollari al barile (67,37 al mercato IPE di stamane), segnando un minimo degli ultimi cinque mesi con una diminuzione del 14,10 per cento circa dai prezzi massimi(78 euro) registrati nei mesi scorsi (giugno- luglio 2006). Il leggero apprezzamento dell’euro sul dollaro,scambiato attorno ad 1,28 e la discesa del petrolio, dovrebbe produrre una analoga riduzione dei prezzi della benzina,venduta in media ad 1,3 euro al litro,1,2 euro il prezzo del gasolio (secondo il sito del ministero),che invece è scesa del 7,14 per cento dai prezzi medi, attestati ad 1,4 euro al litro di fine luglio e metà agosto scorsi. Qualora ci dovesse essere analoga,corretta variazione sulla discesa dei prezzi del barile del 14 per cento (da 78 dollari a 67 dollari), 1 litro di benzina dovrebbe costare in media 1,204 euro,non già 1,3 euro, con benefici effetti sulle tasche degli stangati automobilisti, pari a 5 euro di risparmio ogni pieno di 50 litri, che costa oggi 65 euro in luogo di 60 euro e con minori esborsi su base annua, di 95 euro a famiglia,dai cui magri bilanci sono direttamente prelevati i super profitti,ad es. dell’Eni, pari a 10 miliardi di euro. Per questo Adusbef torna a chiedere al Governo, di anticipare in finanziaria il riordino delle accise tramite meccanismi di compensazione,per evitare che lo Stato assuma il ruolo di “ottava sorella” mediante ulteriore odiosa speculazione sulla pelle delle famiglie (più alto è il prezzo dei carburanti, maggiori sono le entrate fiscali); favorire la vendita dei carburanti nella grande distribuzione per calmierare i prezzi (in Francia è venduto il 65% dei carburanti nei grandi supermercati); fissare regole certe e squisitamente liberali, sull’allegra rendita petrolifera, per impedire la speculazione sui contratti future e sul libero arbitrio delle compagnie in sede di aumenti e diminuzioni (devono essere istituiti severi controlli sulla reciprocità); istituire una commissione parlamentare sulla più odiosa delle speculazioni dei petrolieri e dell’Eni, che ha impoverito le famiglie negli ultimi 5 anni; favorire campagne di risparmio energetico e di energie alternative al petrolio. La media dei prezzi della benzina servita, rilevata dal sito del ministero dello Sviluppo Economico,è di circa 1,303 euro oggi (Erg la più economica con 1,299; Api ed IP le più care con 1,306 euro al litro;Total 1,305; Shell 1,304; Agip,Tamoil,Q8 ed Esso 1,303),con ribassi scarsi rispetto al massimo di 1,4 euro praticati tra fine luglio e metà agosto; di 1,35 euro a giugno 2006. Il Presidente Elio Lannutti Roma,7.9.200607/09/2006
Documento n.6289