Manipolazione Euribor: la Cassazione a Sezioni Unite decide di attendere la Corte UE - Adusbef in prima linea per i consumatori

in Comunicati stampa

Una nuova svolta si aggiunge alla lunga battaglia legale sulla presunta manipolazione dell’Euribor. Le Sezioni Unite della Cassazione, con l’ordinanza n. 6943 del 15 marzo 2025, hanno sospeso la decisione sugli effetti di questa manipolazione nei contratti di finanziamento, in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Un rinvio che segna un momento cruciale per migliaia di mutuatari e imprese che potrebbero essere stati penalizzati dall’alterazione dei tassi di interesse.

La questione ruota attorno alla portata della decisione della Commissione UE del 2013 e del 2016, che ha accertato l’esistenza di un cartello bancario volto a modificare artificiosamente l’andamento dell’Euribor tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008.

La Corte di Giustizia dovrà chiarire se dalla violazione dell’art. 101 TFUE (e dell’art. 2 legge nazionale n. 287/90) accertata dalla Commissione Europea e confermata dalla Corte di Giustizia, discendano effetti sui singoli contratti stipulati dagli utenti finali e se tali effetti siano rilevanti soltanto per il mercato dei derivati oppure riguardino tutti i rapporti giuridici che abbiano fatto applicazione dell’Euribor oggetto dell’intesa restrittiva della concorrenza.

La risposta dovrebbe essere scontata in quanto l’Euribor manipolato è stato utilizzato sistematicamente sia per i derivati sia in tutti i contratti di mutuo a tasso variabile e, dunque, tutti i tassi derivano da un atto illecito “a monte”.

Risulta infatti pacifico che è ininfluente la volontà di coloro che hanno posto in essere l’illecito, in quanto unico dato rilevante è l’aver utilizzato un tasso manipolato comportando una sensibile e sistematica alterazione dell’equilibrio del mercato.

L’altalenante evoluzione giurisprudenziale, purtroppo sistematica nel campo bancario – in cui le sentenze pro-consumatori vengono immediatamente contrastate da sentenze filobancarie – ha comportato la rimessione alle Sezioni Unite, che dal 2015 hanno imboccato inesorabilmente la strada filobancaria, rispondendo al grido “salviamo le banche!”.

Infatti la Cassazione aveva inizialmente ipotizzato la nullità dei contratti basati su un tasso alterato (ordinanza n. 34899/2023), riconoscendoli come "contratti a valle" dell’intesa vietata, indipendentemente dalla partecipazione delle banche al cartello.

 Successivamente, l’orientamento è cambiato con l’ordinanza n. 19900/2024, che ha rimesso la questione alle Sezioni Unite, negando un collegamento diretto tra l’illecito anticoncorrenziale e i contratti di finanziamento.

In questo scenario, l’Adusbef Aps si conferma ancora una volta in prima linea nella tutela dei consumatori. L’Avv. Antonio Tanza, presidente dell’associazione e da anni impegnato nella difesa dei diritti bancari e finanziari dei cittadini, ha guidato l’azione legale partecipando al collegio difensivo, unitamente al Prof. Avv. Aldo Dolmetta e all’Avv. Antonio Siffu, che ha portato al rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia UE.

Se la Corte di Giustizia UE confermerà il valore probatorio delle decisioni della Commissione UE, potrebbero aprirsi nuove prospettive di tutela per i consumatori, con la possibilità di azioni risarcitorie per riequilibrare gli effetti di pratiche scorrette. La questione assume quindi un rilievo fondamentale per chi ha stipulato contratti di mutuo e finanziamento indicizzati all’Euribor in quel periodo.

Nel frattempo, Adusbef Aps continua a raccogliere segnalazioni e a fornire assistenza legale a tutti quei cittadini che potrebbero aver subito danni economici dalla manipolazione del tasso.

Questa è una battaglia per la giustizia e la trasparenza del mercato finanziario – afferma l’Avv. Tanza –. I consumatori devono essere tutelati da condotte scorrette che hanno inciso sulle loro finanze in modo illecito”.

L’ultima parola spetterà, comunque, alla Corte di Cassazione a Sezioni Unite, all’esito dell’orientamento che vorrà imprimere alla questione la Corte di Giustizia UE, ma una cosa è certa: la lotta di Adusbef Aps per la difesa dei diritti dei mutuatari non si fermerà qui.

Partecipare alla battaglia è semplice. Contattaci per una consulenza gratuita agli associati: analizzeremo il tuo contratto di mutuo e valuteremo le possibili azioni legali da intraprendere. La decisione della Cassazione potrebbe cambiare le sorti di molti mutuatari: non perdere questa occasione!

Per maggiori informazioni e per aderire, scrivici un email ad adusbef.utenti@gmail.com con oggetto “EURIBOR”.

18/03/2025

Documento n.16261

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