LEGGE FINANZIARIA: SCONCERTATI DA ACCANIMENTO FISCALE
COMUNICATO STAMPA LEGGE FINANZIARIA: SCONCERTATI DA ACCANIMENTO FISCALE,SPECIE SU REDDITI SOTTO 25.000 EURO,COME DIMOSTRA ANCHE INDAGINE SOLE 24 ORE. IL GOVERNO CORREGGA I SUOI GRAVI ERRORI CON RAVVEDIMENTO OPEROSO. Adusbef,che da anni fa le pulci alle leggi finanziarie,senza guardare al colore dei Governi, seguendo il principio che la difesa dei diritti non deve avere un colore politico,è sconcertata dall’accanimento fiscale della coppia ministeriale (Ministro Padoa Schioppa e Viceminsitro Visco), che continuano ad infierire alla cieca ed esclusivamente sui redditi più bassi,come è dimostrato dalla rinuncia al contributo di solidarietà per le pensioni superiori a 5.000 euro al mese e dalla proposta bocciata senza appello in finanziaria,di una maggiore aliquota fiscale,dal 43 al 45 per cento, sui redditi sopra i 150.000 euro l’anno. Anche l’indagine pubblicata oggi dal maggior quotidiano economico,dimostra che i vantaggi fiscali per le famiglie italiane, dopo la rimodulazione dell'Irpef con la Finanziaria, si fermano ad un reddito di 25.000 euro,perché sopra questa soglia, per mancanza del quoziente famigliare, quella chimera che doveva essere raggiunta in finanziaria,si paga di più rispetto agli altri Paesi europei. Tra tutti, il Paese considerato un "paradiso fiscale" per le famiglie è la Francia anche grazie all'introduzione del 'quoziente familiare', proposta di cui da anni si discute anche in Italia. Una famiglia di 4 persone con coniuge e figli a carico e un reddito unico di 25.000 euro oltralpe paga solo 52 euro, che arrivano a 2.500 se lo stesso nucleo può contare su un reddito di 50.000 euro annui. Più o meno la stessa situazione si registra in Germania: la stessa famiglia paga infatti 700 euro, che diventano 7.200 con un guadagno di 50.000 euro. In Italia, come del resto in Gran Bretagna, Austria e Spagna la situazione è diversa: sui soliti 25.000 euro la famiglia paga 1.725 euro. Sarebbero in realtà 3.200, ma scendono per effetto degli assegni familiari. Ma a 50.000 euro l'Irpef sale fino a 13.217 euro (13.763 senza assegni familiari). Più il reddito sale, inoltre - rileva il quotidiano - e più il divario cresce. Che l’'Italia sia “sempre il fanalino di coda nella tassazione delle famiglie più benestanti” non è soltanto un’affermazione frutto degli studi dell’Adusbef o delle richieste, di qualche “estremista di sinistra arrivato al Governo”,ma è un assunto del quotidiano della Confindustria,che avrebbe pure qualche interesse contrario anche semplicemente ad informare-e gli va dato atto- che in Germania, quest'anno verrà sperimentata una "tassa sui ricchi", stigmatizzata e derisa in Italia, che colpirà, con un'aliquota del 45%, i redditi oltre i 250.000 euro per i single e di 500.000 per le famiglie. Adusbef chiede quindi una seria correzione di rotta al Governo,dati i maggiori introiti fiscali, perché quando sulle spalle delle famiglie,si abbatteranno le tasse di scopo dei comuni,con introiti previsti di 1 miliardo di euro,pari a 50 euro pro-capite in media l’anno; l’aumento a tappeto dei Comuni , dell’addizionale Irpef, che peserà - come è già stato previsto in una grande città come Roma che l’ha fissata allo 0,5% dallo 0,2%- per circa 85 euro medi sui due terzi delle famiglie; quando scatteranno gli aumenti della TARI (tassa sui rifiuti), per un buon 20%,con un’incidenza di 30-40 euro,con un gravame soltanto per queste tre voci di 170 euro, (i magri incrementi di stipendi e salari, già falcidiati da bollo auto,pedaggi autostradali (aumentati del 10 – Roma - Fiano ,da 1 euro ad 1,10 e perfino del 16 per cento- Milano-Rho da 0,60 a 0,70 euro), aggi esattoriali, ticket ospedalieri e sulle ricette; addizionali sulle benzine;tariffe ferroviarie ed assicurative,canone Rai ed una infinità di altri balzelli vari,sarà difficile smentire l’affermazione di una finanziaria fatta da un Governo Robin Hood alla rovescia,che premia i più abbienti e fa piangere soltanto i poveri. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,15.1.200715/01/2007
Documento n.4314