LA FINANZIARIA LACRIME E SANGUE, PROSEGUE I SUOI DELETERI EFFETTI FISCALI, SPECIE SU REDDITI SOTTO I 25.000 EURO

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA LA FINANZIARIA LACRIME E SANGUE, PROSEGUE I SUOI DELETERI EFFETTI FISCALI, SPECIE SU REDDITI SOTTO I 25.000 EURO, COME ADUSBEF AVEVA PRONOSTICATO. IL GOVERNO NON HA MOLTO TEMPO PER CORREGGERE SUOI GRAVISSIMI ERRORI, PER RISARCIRE FAMIGLIE MASSACRATE DA POLITICHE ECONOMICHE SBAGLIATE. L’UNICO RAVVEDIMENTO OPEROSO, E’ UN DISEGNO DI LEGGE PER COSTRINGERE BANKITALIA A VENDERE ORO E RISERVE (60 MILIARDI EURO) DA DESTINARE A RIDUZIONE DEBITO PUBBLICO,CON TOTALITA’ SURPLUS FISCALE ALLE FAMIGLIE. TRA 250 E 300 EURO L’IMPATTO MEDIO DI RAFFICA DEI RINCARI SULLE FAMIGLIE. Adusbef,che ha sempre fatto le pulci alle leggi finanziarie,senza guardare al colore dei Governi, seguendo il principio che la difesa dei diritti non deve avere un colore politico,sconcertata dall’accanimento fiscale della scorsa finanziaria che ha infierito alla cieca ed esclusivamente sui redditi più bassi (rinuncia al contributo di solidarietà per le pensioni superiori a 5.000 euro al mese, proposta bocciata di una maggiore aliquota fiscale,dal 43 al 45 per cento, sui redditi sopra i 150.000 euro l’anno), si aspetta che il ministro Padoa Schioppa ed il Vice ministro Visco,dopo che le famiglie italiane hanno visto, in questi giorni, falcidiare i loro redditi da lavoro o da pensione dalla fiscalità locale,prendano atto del loro grave errore, chiedano pubbliche scuse agli italiani,adottino politiche economiche di risarcimento sociale. La rimodulazione dell'Irpef, che doveva portare vantaggi fiscali alle famiglie italiane prevista in finanziaria,ha portato soltanto più tasse e più balzelli, come dimostrano i vari studi pubblicati in questi giorni anche dal quotidiano della Confindustria,che pur dovrebbe avere un interesse opposto alla difesa dei redditi da lavoro o da pensione. La stangata Irpef dei Comuni, che riguarda quasi 25 milioni di italiani – secondo Il Sole 24 Ore- costerà in media il 118% in più, con una media di 63 euro pro-capite,per garantirà alle città interessate un aumento di gettito del 112,7%, con extra entrate 886 milioni di euro. In totale le addizionali porteranno nelle casse dei municipi 1,52 miliardi di euro, contro i 714,8 milioni garantiti dal vecchio prelievo. Un contribuente con un reddito di 30mila euro e moglie e due figli a carico, con le vecchie regole e un'aliquota dello 0,5% pagava 117 euro, con le nuove regole ne versa 210. Oltre alle addizionali Irpef si registrano aumenti della Tari (Tariffa sui rifiuti), per un buon 20% con una incidenza di 40-50 euro; le tasse di scopo dei comuni,con introiti previsti di 1 miliardo di euro, pari a 50 euro pro-capite in media l’anno; i rincari delle tariffe RC Auto,pari a 30-40 euro a polizza; l’inarrestabile aumento dei costi delle benzine,con un’incidenza di 60-70 euro l’anno,le famiglie italiane pagano il conto salato di almeno 250- 300 euro, senza contare gli allegri aumenti delle tariffe ferroviarie; degli aggi esattoriali, dei costi dei servizi bancari che continuano a lievitare anche per l’obbligo della tracciabilità, che impone balzelli di 150-180 euro l’anno solo per effettuare operazioni fiscali on-line (F 24; contributi INPS,INAIL,ecc..), che in precedenza venivano effettuate allo sportello pagando una semplice commissione bancaria. Il Governo delle tasse e dei balzelli che si è accanito particolarmente sui redditi più bassi, oltre a chiedere scusa per l’errore,ha la possibilità di un ravvedimento operoso approvando con urgenza il disegno di legge che impone alla Banca d’Italia di vendere oro e riserve,pari a 60 miliardi di euro, per la riduzione del debito pubblico, per destinare il surplus fiscale esclusivamente alle famiglie con redditi sotto i 25.000 euro,come risarcimento postumo di un massacro ed un accanimento fiscale senza precedenti,anche se sarà difficile riparare una finanziaria fatta da un Governo Robin Hood alla rovescia,che ha premiato i più abbienti facendo piangere soltanto i poveri. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,5.6.2007

05/06/2007

Documento n.6610

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