L' Inflazione rallenta ma i consumatori non se ne accorgono.

in Comunicati stampa
INFLAZIONE: IL CAROVITA SCENDE ,LE RETRIBUZIONI CONTINUANO A SALIRE SECONDO L’ISTAT- MA SONO I DISTRATTI ED OSTINATI CONSUMATORI ,COSTRETTI A RINUNCIARE ALLE FERIE (1 SU 2 A MILANO), CHE NON SE NE ACCORGONO ! Nella calura estiva, mal sopportata da milioni di italiani che non si possono permettere le vacanze (solo in una città ricca come Milano,1 su 2 non andrà in ferie), le alte temperature, che fanno impennare la colonnina di mercurio, hanno la capacità di raffreddare l’inflazione, che secondo l’Istat a luglio è rallentata, scendendo al 2,2% dal 2,3% di giugno. Mentre le retribuzioni – sempre secondo l’Istat- sono continuate ad aumentare su base annua,dello 0,6 per cento,rispetto ad 1 anno fa: sono infatti aumentate a giugno dello 0,3% sul mese precedente, mettendo a segno un progresso del 2,9% rispetto allo stesso mese del 2005, ossia più 0,6 per cento rispetto all’indice Nic dell'inflazione attestata a giugno ad un +2,3 per cento. Mentre la benzina viaggia verso 1,5 euro al litro in alcune località ed alcuni generi alimentari,per effetto della siccità, scontano rincari analoghi a quelli registrati dalle gelate invernali, mentre non si raffreddano i costi dei servizi bancari e delle assicurazioni RC Auto; dei biglietti aerei ed autostradali,come degli stabilimenti balneari, secondo l’Istat l’inflazione scende. Ci deve essere qualcosa di sadico nelle rilevazioni se meno di una settimana fa – sempre secondo l’Istat- nel 2006 la vacanza degli italiani sarà pagata a caro prezzo rispetto al 2005: con la benzina e i biglietti dei traghetti che registrano aumenti fino all'11%; gli stabilimenti balneari che segnano un + 7,3%; un aumento dei biglietti aerei del 2,3%; dei biglietti marittimi con un + 10,7 %; le riparazioni auto + 3,6 per cento ed i pedaggi autostradali + 2,3 %. Mentre per effetto della penuria di gas nell’approvvigionamento e del caro barile,le bollette elettriche e del gas hanno già subito allegri ritocchi dal 1 luglio: a causa di una scomoda eredità che proviene da scelte passate e dalla carenza di un serio piano energetico del Paese le famiglie italiane si sono trovate a partire dal 1 luglio bollette aumentate di 66 euro per luce e gas,che si aggiunge ad altri rincari scattati dal gennaio 2006,di 34 euro per la luce e di 28 per il gas per uso domestico,con un totale di aumenti per ambedue le bollette di 128 euro l'anno (+14% per la luce, +7% per il gas". Senza dimenticare che su questi costi diretti nelle bollette delle famiglie, vi saranno poi costi indiretti considerando le ricadute che i prezzi energetici hanno nella determinazione dei prezzi dei beni di largo consumo,ossia 0,35 punti di inflazione, con ulteriori 98 euro l'anno,per totale di 226 euro l'anno. E’ la nota ostinazione degli italiani, non certo le dotte rilevazioni Istat,che impediscono alle famiglie di accorgersi di tanto rilevante benessere,ad indebitarsi con banche e finanziarie ed a restare in città,sopportando la canicola, senza andare in vacanza o riducendo le agognate ferie mantenendo al palo la ripresa dei consumi. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,28.7.2006

28/07/2006

Documento n.6240

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