INFLAZIONE 1,7 %: CAMBIANO I GOVERNI, MA NON L’ISTAT
COMUNICATO STAMPA INFLAZIONE 1,7 %: CAMBIANO I GOVERNI, MA NON L’ISTAT, CHE CONTINUA A RILEVARE COSTO DELLA VITA, INFERIORE A DURA REALTA’ FAMIGLIE. ADUSBEF E FEDERCONSUMTORI TORNANO A CHIEDERE UN PANIERE SOCIALE ! A gennaio sono aumentati i costi di alcuni servizi tra cui i pedaggi autostradali, rincarati del 2% sia su base mensile che su base annua; il canone Rai aumentato del 4% a livello congiunturale e tendenziale; i trasporti ferroviari,con una lievitazione del +5,9% su base mensile e ad un +6,4% su base annua; perfino le comunicazioni,il cui prezzo è aumentato dello 0,4% su base mensile, al cui interno gli apparecchi e sistemi telefonici, rincarati del 2,7% su base congiunturale, ma l’inflazione – dice l’ISTAT- è scesa come non mai dal 1999,all’1,7 per cento. Sarebbe un’ottima notizia per i consumatori il calo dell’inflazione,qualora fosse vera e reale,invece dei soliti marchingegni che non rappresentano la dura realtà di famiglie,costrette da gennaio a pagare i costi dei bolli auto e dei ticket farmaceutici ed ospedalieri per pronto soccorso molto più cari: voci che non sembra abbiano trovato alcun riscontro, nelle rilevazioni statistiche ufficiali, benché pesino molto, falcidiando i redditi delle famiglie. Adusbef e Federconsumatori tornano ancora una volta a chiedere un paniere i cui pesi rappresentino la realtà dei consumi per fasce di reddito,perché un conto è monitorare il prezzo del petrolio,sceso del 23 per cento dal 1 dicembre rispetto a quello delle benzina, diminuito dello 0,4 per cento a gennaio 2007 su dicembre 2006,dell’1,8 per cento su gennaio 2006; altra questione è far quadrare bilanci famigliari di 10/15.000 euro annui, con quelle voci di costo aumentati ed indispensabili per la totalità delle famiglie. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,5.2.200705/02/2007
Documento n.6413