INDULTO: ADUSBEF CONDIVIDE LA PROTESTA DEL MINISTRO DI PIETRO

in Comunicati stampa
INDULTO: UN PROVVEDIMENTO CONFEZIONATO A MISURA DI “COLLETTI BIANCHI”, SPACCIATO PER ATTO DI CLEMENZA A FAVORE DEI CARCERATI. ADUSBEF CHE HA SEMPRE DIFESO LA LEGALITA’,CONDIVIDE LA PROTESTA DEL MINISTRO ANTONIO DI PIETRO CHE SEPPUR VANA,E’ A FUTURA MEMORIA. Le giustificazioni addotte per approvare il provvedimento sull’indulto (uno sconto di 3 anni di pena per moltissimi reati perpetrati entro il 2 maggio 2006), richiamano in massima parte,l’appello del Papa,affinché il Parlamento varasse un provvedimento di clemenza a favore dei carcerati e delle loro ignobili condizioni di detenzione, non certo per offrire una sorta di salvacondotto a futura memoria per quei “colletti bianchi” (verso i quali sembra sia stato confezionato il testo approvato), che si sono macchiati di gravissimi reati contro la “povera gente”, specie risparmiatori che hanno visto sfumare,da condotte illecite,il frutto del loro sudato risparmio. Il sovraffollamento delle carceri e le condizioni disagevoli dei detenuti, l’esigenza umanitaria (condivisa anche dall’Adusbef), di offrire uno sconto di pena a decine di migliaia di carcerati,sono solo un corollario, una scusante per offrire un salvacondotto a quegli autori di gravissimi scandali finanziari,da Bipop Carire, Cirio, Parmalat,l’ex Governatore della Banca d’Italia Fazio,Ricucci, Consorte, Sacchetti,Fiorani ed i vari “furbetti del quartierino”, plurindagati dalle Procure della Repubblica per gravissimi reati economici e finanziari, che hanno arrecato nocumento a centinaia di migliaia di risparmiatori. Il Papa invocato a sproposito per lavare la coscienza su un provvedimento indigesto per uno Stato di diritto che basa la sua azione sulla legalità e lo scrupoloso rispetto di leggi ed ordinamenti, quando rivolse l’appello al Parlamento,non si riferiva certo ad invocare un provvedimento di clemenza verso i colletti bianchi,banchieri,palazzinari arricchiti,finanzieri senza scrupoli e “capitani d’industria” assistiti dalle banche, per i quali è stato confezionato un vestito su misura di 3 anni di sconto di pena ancora da comminare, ma alla sofferente popolazione carceraria. Che cosa racconteranno alle migliaia di pensionati/e ai quali per precise responsabilità dei “colletti bianchi”,preventivamente assolti,sono stati mandati in fumo risparmi e/o liquidazione di un’intera vita di lavoro, i tanti paladini del centro sinistra dei risparmiatori traditi ? Adusbef che si è sempre battuta per la legalità ed il rispetto delle regole (che ha pubblicato a futura memoria sul suo sito l’elenco degli onorevoli favorevoli all’indulto), condivide la solitaria battaglia del ministro Antonio Di Pietro, anch’essa a futura memoria, perché se Governo (bastava una legge ordinaria senza bisogno della maggioranza dei due terzi) e Parlamento avevano a cuore il disagio e la sofferenza dei carcerati, non dovevano certo “mischiare” nell’indulto approvato, gli interessi materiali di moltissimi “furbetti” , preventivamente assolti (e bisogna vedere se ciò è costituzionalmente valido) prima ancora che i giudici celebrino i processi ed emettano le sentenze. Il Presidente Elio Lannutti Roma,29.7.2006

29/07/2006

Documento n.6243

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