INCHIESTA PROCURA SUL GAS: COME SI PUO’ ESCLUDERE CHE LE BOLLETTE DELLE FAMIGLIE, NON SIANO STATE GONFIATE ?

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA INCHIESTA PROCURA SUL GAS: COME SI PUO’ ESCLUDERE CHE LE BOLLETTE DELLE FAMIGLIE, NON SIANO STATE GONFIATE ? E COME MAI NEMMENO L’AUTORITA’ PER IL GAS E L’ENERGIA, NON HA PREVENTIVAMENTE VIGILATO ? SE LA MAGISTRATURA DOVESSE CONFERMARE LA TRUFFA,PARI AL 6% CIRCA SU OGNI BOLLETTA GIA’ TROPPO CARA ,SCATTEREBBE UN MEGA RISARCIMENTO PARI A 90 EURO IN MEDIA L’ANNO A FAMIGLIA, 2 MILIARDI DI EURO L’ANNO. Con quali serie motivazioni tecniche, Eni, Snam Rete Gas ed altre aziende indagate dalla Procura di Milano,possono affermare con tanta sicumera che non ci sarebbe stata alcuna conseguenza sulle bollette delle famiglie,se perfino l’Ospedale San Carlo di Milano,l’Università Statale ed i Carcere di Bollate ,sarebbero stati danneggiati dalle bollette gonfiate ? E come mai neppure l’Autorità per il Gas e l’Energia,che pur avrebbe il dovere di prevenire truffe ed abusi a danno dei consumatori, non ha preventivamente vigilato su un sistema di manomissioni nell’erogazione del gas, che se fosse vero sarebbe stato conosciuto dai vertici dell’Eni, sarebbe ancor più grave per i danni procurati ai consumatori ? L’Italia, grazie al monopolio dell’Eni e della rendita gasifera che nessun governo è riuscito a scalfire e rendere trasparente, detiene il record delle tariffe del gas più elevate d’Europa,nonostante si rifornisca come gli altro Paesi membri dagli stessi produttori,in prevalenza russi ed algerini, che si traducono in stangate sulle bollette che costano in media 1.500-1800 euro l’anno,invece di 1.100-1.400 della media UE. Se tale truffa,pari al 6 per cento circa dei consumi medi registrati in bolletta,dovesse essere confermata dalla magistratura,ogni utente avrebbe subito una perdita secca di circa 100 euro l’anno, per un danno complessivo che supera 2 miliardi di euro l’anno,che dovrebbero essere restituiti ai consumatori,oltre ad un equo risarcimento. Adusbef e Federconsumatori infine,nel chiedere al Governo ed all’Autorità per il Gas e l’Energia, maggior trasparenza e vigilanza sulle forniture del gas ai consumatori finali,che pagano pesanti bollette, chiedono di fare piena luce anche sul prezzo pagato dall’Eni per il gas prodotto in Kazakistan, per verificare se l’accordo Eni/Gazprom abbia portato benefici ai consumatori italiani oppure se, come sosteneva l’inchiesta di Report andato in onda domenica 27 u.s. su Raitre, non abbia determinato alcun vantaggio per i consumatori e per il Paese. Adusbef- Federconsumatori Roma,29.5.2007

29/05/2007

Documento n.6593

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