IL PETROLIO SCENDE del 21 %, LA BENZINA DELL' 8.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA MENTRE IL PETROLIO SCENDE A 63 DOLLARI,AI MINIMI DA 8 MESI,CON UN RIBASSO DEL 21,25 % SU GLI 80 DOLLARI MASSIMI RAGGIUNTI, LA BENZINA RESTA SCANDALOSAMENTE INCHIODATA AD 1,283 EURO, CON UNA DIMINUZIONE DEL 8,36 PER CENTO. IL GOVERNO NON PUO’ LIMITARSI A FARE MORAL SUASION,MA DEVE INTERVENIRE CON URGENZA PER TUTELARE IL MERCATO ED I CONSUMATORI, COSTRETTI DAL “CARTELLO” PETROLIFERO A PAGARE 170 EURO IN PIU’ L’ANNO, SUL CONSUMO MEDIO DI 2.000 LITRI ANNUI DI BENZINA PER OGNI FAMIGLIA. Continua la scandalosa speculazione dei petrolieri, lesti come lepri ad aumentare repentinamente i prezzi delle benzine quando rincara il costo del barile,lenti come tartarughe quando,come in questi giorni,il costo del petrolio è sceso a 63 dollari al barile (63,20 al mercato di stamane), segnando un minimo degli ultimi 8 mesi con una diminuzione del 20,25 per cento circa dai prezzi massimi di 80 euro registrati nell’estate calda del 2006. La discesa del petrolio (con il cambio euro dollaro sostanzialmente stabile), dovrebbe produrre una analoga riduzione del 20 per cento sui prezzi della benzina,venduta in media ad 1,283 euro al litro (come si evince da sito del ministero dello Sviluppo Economico,con la media di 1,192 per il prezzo del gasolio, con la più economica Agip che chiede 1,173 euro), con una discesa dell’8,36 per cento sui prezzi medi, attestati ad 1,4 euro al litro di fine luglio e metà agosto scorsi. La media dei prezzi della benzina servita, rilevata infatti dal sito del ministero dello Sviluppo Economico (che è molto più bassa di quella effettivamente praticata dai gestori,specie sulla rete autostradale),è in media di 1,283 euro al litro per Erg,Esso,Q8,Shell;Tamoil Total,di 1,286 per Api ed IP,di 1,263 per l’Agip,la più economica, con ribassi lenti rispetto al massimo di 1,4 euro al litro praticati tra fine luglio e metà agosto; di 1,35 euro al litro nel giugno 2006. Qualora si dovessero fissare paletti seri e di mercato, il contrario del libero arbitrio dei petrolieri tra una corretta variazione sui prezzi (sia in aumento,che in diminuzione) del barile del 20 per cento (da 80 dollari a 63 dollari), 1 litro di benzina verde dovrebbe costare oggi una media di 1,12 euro,non già 1,283 euro, con un risparmio di 8,5 euro per ogni pieno di 50 litri (che non tutti si possono permettere),che costa 64,1 euro in luogo di 55,6 euro,e con minori esborsi pari a 170 euro di risparmi annui sul fabbisogno medio di 2.000 litri consumati ogni anno da una famiglia. Per questo Adusbef chiede al Governo distratto,che ritiene di far adeguare i prezzi con lo strumento degli inviti,degli appelli e della moral suasion a petrolieri ciechi e sordi,attenti esclusivamente alla logica del profitto speculativo, di fissare paletti legislativi non altrimenti necessari nei mercati dove si formano liberamente i prezzi,per offrire quella necessaria tutela (lo strumento della reciprocità è urgente e necessario rispetto all’asimmetrica variazione ed al libero arbitrio dei petrolieri) a famiglie e consumatori massacrati dalla rendita petrolifera,oltre a favorire campagne di risparmio energetico, prevedendo già in sede di legge finanziaria,finanziamenti adeguati per fonti di energia alternative al petrolio. Il Presidente Elio Lannutti Roma,15.9.2006

15/09/2006

Documento n.6306

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