FURBETTI DEL BOTTEGHINO ? ADUSBEF HA COMBATTUTO ASPRAMENTE LA CUPOLA ....
COMUNICATO STAMPA FURBETTI DEL BOTTEGHINO ? ADUSBEF HA COMBATTUTO ASPRAMENTE LA CUPOLA DI BANKITALIA ED IL QUARTETTO- FAZIO-FIORANI-RICUCCI-CONSORTE, PER QUESTO RITIENE FORZATA RAPPRESENTAZIONE REALTA’ SURREALE CHE SCAMBIA I RUOLI. MOLTA UNIPOL E POCA BPI NELLE INTERCETTAZIONI, QUASI CHE I POLITICI D.S. SIANO STATI UNICI MANDANTI DI GRAVISSIME MALEFATTE A DANNO DEI CLIENTI (CHI RISARCIRA’ GLI ADDEBITI ILLECITI ?), DEI RISPARMIATORI E DEL MERCATO. Basta tornare indietro di qualche anno, per rammentare la limpida battaglia giudiziaria (ben 39 denunce alle Procure della Repubblica) portata avanti dall’Adusbef contro i “furbetti del quartierino” (titolo di un libro che ricostruisce i contorni oscuri della vicenda) e la vera e propria cupola mafiosa, costituita dalla Banca d’Italia dell’ex Governatore Fazio e dall’ufficio di Vigilanza guidata dal dr. Bruno Bianchi, a presidio della legalità calpestata da un “comitato di affari” trasversale, che aveva fatto strame delle regole e del diritto per sovvertire qualsiasi ordinamento costituzionale. Basta rileggere oggi il libro scritto a ricostruzione dello scandalo, corredato dagli attori principali e dai gregari, per dubitare di una rappresentazione surreale della realtà, che cerca di mettere sullo stesso piano gli ideatori della scalata ad Antonveneta, il rag. Fiorani fiancheggiato dalla Banca d’Italia (Fazio) e da attori trasversali (Gnutti,Consorte,Sacchetti, Sella –ex presidente dell’ABI), gli esecutori materiali di un piano diabolico che prevedeva la scalata ad RCS da parte dell’odontotecnico di Zagarolo (Ricucci) supportato dall’ex presidente di Confcommercio Sergio Billè e da una “razza mattona” arricchita dalle cartolarizzazioni e dallo scudo fiscale ideato dal prof. Tremonti, con i dirigenti dei D.S. Fassino e d’Alema. Adusbef che continua ad essere grata al lavoro della magistratura,senza la quale oggi l’Italia sarebbe governata da quei “furbetti del quartierino”, ricorda le denunce, i sit-in sotto la Banca d’Italia, gli interventi all’Assemblea degli azionisti Unipol,dove furono rappresentate le malefatte di Consorte e Gnutti, indagati e quest’ultimo già condannato per insider trading a dieci mesi di reclusione, il quale si onorava della compagnia del governatore Fazio, ostentava in pubblico la sua amicizia, andando a braccetto con il capo di Bankitalia a disegnare i nuovi assetti bancari, senza che ciò destasse scandalo. Ma assimilare ora Fassino e D’Alema, che hanno anche fatto il tifo per la scalata Unipol-BNL (legittima seguendone regole e trasparenza), per poi farne ammenda ai bancarottieri, ai compagni di merende di Fazio, ad un banchiere come Maurizio Sella ( presidente dell’ABI, che ha licenziato in tronco l’analista finanziario Andrew Sentance, perché aveva messo il naso nei bilanci scassati della ex-Popolare di Lodi), a Ricucci e Billè,l’ex presidente di Confcommercio,insomma metterli sullo stesso piano, rispetto a quei signori che hanno rapinato i correntisti per corrompere la politica e alcuni politici di destra (la famosa telefonata dell’ex Presidente Berlusconi con Gnutti ad un ristorante dell’Oglio sul Mincio è stata stralciata,non si sa bene perchè), è una rappresentazione poco seria dei fatti e degli accadimenti. Adusbef non intende esprimere alcuna difesa per gli on.Fassino e D’Alema,che non hanno certo bisogno di noi,ma vuole ricostruire i fatti storci per difendere una realtà stravolta e strumentalizzata, per finalità francamente oscure. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,11.6.200712/06/2007
Documento n.6628