FISCO: L’AUMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE, E’ LA DIRETTA CONSEGUENZA DELLA LOTTA ALL’EVASIONE
COMUNICATO STAMPA FISCO: L’AUMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE, E’ LA DIRETTA CONSEGUENZA DELLA LOTTA ALL’EVASIONE ED ALL’ELUSIONE FISCALE DEL GOVERNO, NON CERTO DELLE POLITICHE DEI CONDONI,PERDONI E DELLO SCUDO FISCALE ! ORA IL GOVERNO,PER CONSOLIDARE L’INVERSIONE DI TENDENZA,ISTITUISCA,GIA’ NELLA PROSSIMA FINANZIARIA, UNA CEDOLARE SECCA DEL 10 PER CENTO SULLO SCUDO FISCALE, DESTINANDO I RICAVI, PARI A 15 MILIARDI DI EURO,A FAVORE DEI REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE (20.000 EURO) CHE HANNO PAGATO EQUAMENTE IL FISCO,SIA PER CONFERMARE LOTTA AD EVASORI,CHE PER RILANCIO CONSUMI. L’aumento delle entrate tributarie nel primo semestre del 2006,con un + 12,3 per cento,pari a 19,6 miliardi di euro rispetto ai primi 6 mesi del 2005,è la diretta conseguenza della lotta giusta e dura del Governo Prodi,all’elusione ed all’evasione fiscale,non è certo figlia delle politiche tremontiane dello scudo fiscale e dei provvedimenti a raffica di condoni,fiscali,ambientali,previdenziali, perfino esattoriali, varati dal Governo Berlusconi per offrire uno “scudo protettivo”,un vero e proprio premio agli evasori di professione, incentivando così la vasta propensione ad evadere gli obblighi fiscali. Ora il Governo, per consolidare l’inversione di tendenza del fisco,oltre all’approvazione del Parlamento, seppur con ricorso alla fiducia, dei provvedimenti Visco-Bersani,istituisca nella prossima legge finanziaria una cedolare secca del 10 per cento sullo “scudo fiscale”,la più grande operazione di riciclaggio di Stato introdotta dall’ex ministro Tremonti,in forma anonima e tassata al 2,5 per cento, destinando i 15 miliardi di euro di ricavi,a favore dei redditi da lavoro dipendente sotto i 20.000 euro,sia per rilanciare i consumi, che per confermare la linea di severità verso evasori e riciclatori. Se il Governo vuole davvero fare sul serio per far emergere la piaga dell’evasione fiscale e contributiva, non deve guardare in faccia a nessuno,né strizzare l’occhio verso banche d’affari internazionali,come Goldman Sachs,accusata dalla Procura della Repubblica di Pescara,proprio quando era diretta dall’attuale Governatore di Bankitalia Mario Draghi,di aver frodato il fisco per oltre 200 milioni di euro con false e fraudolente richieste di rimborso all’agenzia delle Entrate di Pescara,ma deve adoperarsi per un rapido recupero di somme ingenti,sottratte alla generalità dei cittadini contribuenti onesti. Il Presidente Elio Lannutti Roma,7 agosto 200624/08/2006
Documento n.6258