FINANZIARIA: 251 EURO IL COSTO A FAMIGLIA
COMUNICATO STAMPA FINANZIARIA: 251 EURO IL COSTO A FAMIGLIA DI LEGGE PIU’ OMBRE CHE LUCI. ADUSBEF PLAUDE ABOLIZIONE OBBLIGO RC CASA E TASSA TURISTITICA,CHE FA RISPARMIARE 3 MILIARDI DI EURO L’ANNO; E’ LIETA RIPRISTINO 5 PER MILLE A FAVORE DEL VOLONTARIATO E PER NORMA CIVILTA’ ACCESSO SPIAGGE. MA RESTANO INDIGESTI: RINCARI BOLLI AUTO E MOTO; ADDIZIONALI IRPEF; TICKET PRONTO SOCCORSO; TASSE DI SCOPO; TRACCIABILITA’ BANCARIA 100 EURO,GRANDE FRATELLO CHE NON SERVIRA’ A SRADICARE EVASIONE FISCALE. IL GOVERNO POTEVA REPERIRE MAGGIORI RISORSE, CON IL TRASFERIMENTO DI 14 MILIARDI DI EURO DI FONDI PERENTI DELLE BANCHE, ALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER INTERVENTI SOCIALI ED INVESTIMENTI SU OPERE PUBBLICHE. La manovra finanziaria da 35 miliardi di euro, anche se ha perso per strada alcuni iniqui,forse controproducenti balzelli,come la tassa di soggiorno partorita dalle raffinatissime menti ministeriali, che ne hanno però negato, subito dopo la cancellazione e con una funambolica piroetta, la paternità, o l’obbligo di assicurare la casa di proprietà contro le calamità naturali con polizze su misura del costo minimo pro-capite di 99 euro l’anno (un “pacco” di oltre 3 miliardi di euro l’anno a carico dei cittadini), continua a contenere più ombre,che luci. Il cuneo fiscale (il taglio del 5% del costo del lavoro, con le imprese beneficiate del -3% a valere sull'Irap ed i lavoratori, del -2% agendo su aliquote e detrazioni), che doveva nella prima stesura e per la parte spettante ai lavoratori, andare direttamente in busta paga,senza essere spalmata nella riforma Irpef,che produce anche svantaggi ad alcuni percettori di reddito sotto i 30.000 euro con carichi famigliari, è stato annacquato nelle nuove aliquote (23% fino a 15.000 euro); 27% tra 15.000 e 28.000 euro; 38%,tra 28 e 55.000); 41% tra 55.000 e 75.000 euro; 43% oltre i 75.000 euro di reddito), senza che il governo abbia avuto il necessario coraggio per gravare di 2 punti in più,dal 43 al 45% i redditi superiori a 150.000 euro. Adusbef è lieta che Governo e Parlamento abbiano riparato gravi errori,come il ripristino del 5 per mille sull’Irpef a favore del volontariato; la norma “antifurbetti” che aumenta, a partire dal 2009, del 9,5 per cento (dal 12,5% al 22%) dell'aliquota da applicare alle plusvalenze realizzate dalla compravendita di immobili posseduti per meno di 5 anni; i tagli agli sprechi dei ministeri, che dovranno tagliare (eccetto la pubblica istruzione) del 13 per cento la spesa del 2007,con un risparmio di 4,5 miliardi di euro; l’accesso alle spiagge e la possibilità di andare sulla battigia garantito dagli stabilimenti balneari con l’introduzione di un tetto massimo di 20 anni (nella Finanziaria era di 50 anni) per le concessioni demaniali. Ma restano troppe ombre,come l’aumento del bollo,per le auto e le moto,un provvedimento punitivo soprattutto per i meno abbienti i cui redditi non consentono di cambiare auto ben funzionanti come euro 3 ancora vendute oggi; i rincari dei ticket del pronto soccorso, che non diminuiscono (come vorrebbe far credere la propaganda ministeriale,ma aumentano; la detrazione del 20 per cento del 20% sul prezzo pagato per i frigoriferi nuovi ad elevato risparmio energetico e le tv con sintonizzatore digitale, una vera norma a favore di imprese “amiche” già beneficiate dal cuneo fiscale. Non sono positivi neppure i tagli agli enti locali, pari a 4,3 miliardi di euro,che dovranno rivalersi sui cittadini, lo sblocco dell'addizionale Irpef per i Comuni,che passa dallo 0,5 passa allo 0,8% per cento,con ricadute medie di oltre 63 euro a famiglia; i tagli alla ricerca e l’abolizione delle graduatorie dei precari della scuola; il finanziamento alle missioni militari, autorizzate per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009,con un appannaggio di 1 miliardo di euro l’anno. Se il Senato non cambia la finanziaria, perseverando nel “gioco dell’oca”, recependo un emendamento per trasferire i fondi perenti delle banche alla Cassa depositi e prestiti,le famiglie italiane (21,7 milioni) subiranno una stangata complessiva di 5,5 miliardi di euro,con un gravame di 251 euro a famiglia,che è superiore ai lievi benefici previsti dalla riforma delle aliquote. LEGGE FINANZIARIA: 1) LE 9 PRINCIPALI VOCI DI COSTO A CARICO DEI CITTADINI 2) IN EURO PER FAMIGLIA 3) TOTALE IN MILIONI EURO 1) AUTOSTRADE: Sovrapprezzo tariffe per adeguamento tratte di adduzione alle autostrade 2) 12 € 3) 280 MILIONI DI € 1) BANCHE: Tracciabilità dei pagamenti superiori a 100 euro-maggiori commissioni bancarie+bolli 2) 35 € 3) 1080 MILIONI DI € 1) BENZINA: Aumento automatico imposte regionale su benzine e diesel autotrazione 2) 18 € 3) 170 MILIONI DI € 1) BOLLO AUTO: Aumento automatico tassa automobilistica 2) 15 € 3) 450 MILIONI DI € 1) CASA: Aumento Ici ed estimi catastali 2) 63 € 3) 1.260 MILIONI DI € 1) ESATTORIE: Aumento aggio riscossione a carico dei contribuenti 2) 12 € 3) 470 MILIONI DI € 1) IRPEF: Sblocco aumento addizionale Irpef Comuni 2) 27 € 3) 835 MILIONI DI € 1) SANITA’: Ticket pronto soccorso e ricette per prestazioni specialistiche 2) 53 € 3) 530 MILIONI DI € 1) TARSU: Rincaro tariffa per raccolta e smaltimento rifiuti 2) 16 € 3) 370 MILIONI DI € 1) TOTALE 2) 251 € 3) 5.445 MILIONI DI € Elio Lannutti (Presidente Adusbef Roma,19.11.200620/11/2006
Documento n.4538