ENTRATE FISCALI: LA PRIORITA’ DEL GOVERNO, DOVREBBE ESSERE LA RIDUZIONE DEL DEBITO PUBBLICO
COMUNICATO STAMPA ENTRATE FISCALI: LA PRIORITA’ DEL GOVERNO, DOVREBBE ESSERE LA RIDUZIONE DEL DEBITO PUBBLICO,ARRIVATO A 1.605 MILIARDI DI EURO,MEDIANTE PIANO QUADRIENNALE DIMINUZIONE DI 200 MILIARDI (50 MILIARDI L’ANNO),POSSIBILE CON DISMISSIONI RISERVE VALUTARIE BANKITALIA, PARI A 57,5 MILIARDI EURO. ALMENO UN TERZO DEI MAGGIORI INTROITI FISCALI, DI ORDINE STRUTTURALE, DOVREBBE FINANZIARE AMMORTIZZATORI SOCIALI, ELIMINANDO ODIOSI TICKET. L’ostinazione del signor Governatore di Bankitalia Draghi,che continua ad ostentare (mediante comunicazioni periodiche) ed a difendere,come fosse “roba propria”, le riserve auree (38 miliardi) e valutarie per 57,5 miliardi di euro, non più necessarie a garantire la circolazione delle monete, invece di effettuare un piano quadriennale di dismissione per la riduzione del debito pubblico, dovrebbe essere rimossa dal Governo,anche mediante un urgente decreto legge. I Governatori delle Banche Centrali di Paesi europei più virtuosi dell’Italia (Germania,Francia, Belgio,ecc.) sul fronte del debito pubblico, hanno da tempo presentato piani spontanei di dismissioni di oro e riserve,iscrivendone il ricavato al bilancio dei rispettivi Stati, mentre il signor Governatore Draghi, si ostina a difendere la doverosa vendita dell’oro, forse perché emulo dello Zio Paperone, potrebbe avere impellenti necessità di fare bagni quotidiani, nei forzieri di palazzo Koch. Adusbef e Federconsumatori, che non hanno fatto mancare critiche severe ad una legge finanziaria iniqua e costosa per le famiglie, che ha introdotto odiosi ticket sulle ricette ed il pronto soccorso da abrogare al più presto,manifestando al contrario, plauso ed apprezzamento per il pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni, che oltre ad incidere sulle rendite, introduce principi di equità e modernizzazione eliminando lacci e pastoie,rivolgono un appello al Governo,affinché possa mettere all’ordine del giorno la riduzione del debito pubblico,pari a 1.605 miliardi di euro. Se non si interviene con un piano di drastiche riduzioni del debito pubblico,che grava per 27.700 euro sulla testa di ogni cittadino (neonati compresi),destinato a lievitare ulteriormente per l’ulteriore aumento dei tassi BCE, che dovrebbero portare il tasso di riferimento al 4 per cento entro giugno 2007, oltre a disapplicare gli impegni europei, non si perseguono gli interessi generali di una finanza pubblica virtuosa, che dovrebbe tendere al pareggio contabile. Date le buone notizie che arrivano dall’erario,con entrate cresciute di 37,1 miliardi di euro a quota 397,4 miliardi di euro,con un incremento del 10,3 per cento rispetto al 2005,mentre le imposte dirette arrivate nel 2006 a 206,8 mld, hanno avuto un aumento del 13% rispetto, e le imposte indirette, che hanno raggiunto i 190,5 mld di euro, aumentate del 7,5%, diventa urgente destinare il 50 per cento di tali risorse aggiuntive, alla riduzione del debito alimentando il fondi di ammortamento del debito pubblico o provvedendo a riacquistare emissioni di titoli più onerose. Se si impone al signor Draghi di fare a meno dei bagni quotidiani nelle riserve auree, magari elaborando anche un piano per dismettere il patrimonio immobiliare di Bankitalia invece di utilizzarlo anche per finalità clientelari,con assegnazioni di case prestigiose nel cuore di Roma anche al di fuori delle graduatorie previste e dalle delibere della commissione alloggi,si potrebbe ipotizzare un piano quadriennale di riduzione di 200 miliardi di euro,mentre una parte delle maggiori entrate fiscali,di ordine strutturale,quindi ripetibili negli anni,dovrebbe andare a finanziare gli ammortizzatori sociali ed eliminare gli odiosi ticket sulle ricette e sul pronto soccorso. Adusbef e Federconsumatori confidando nella saggezza del presidente Prodi, si rendono disponibili ad offrire il loro contributo di competenze, per adottare un piano di riduzione del debito e di lotta agli sprechi e sperperi,purtroppo ancora elevati. Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,31.1.200731/01/2007
Documento n.6398