ENERGIA-IL PAESE NECESSITA DI MANOVRE STRUTTURALI E CONGIUNTURALI
ENERGIA-IL PAESE NECESSITA DI MANOVRE STRUTTURALI E CONGIUNTURALI La bolletta energetica diviene, ogni giorno di più, questione di vitale importanza. Lo è per le famiglie italiane, che continuano a subire l’aumento del costo dei carburanti, del riscaldamento domestico, della luce e del gas (una spesa di migliaia di euro e che solo nel 2006 impatterà, rispetto al 2005 di 497 euro in più), sia per le imprese, che si trovano ad affrontare un aumento rilevante dei costi di produzione e di trasporto. E’, dunque, da apprezzare la celerità con la quale si tenta di mettere mano al settore; sul versante strutturale, mediante la definizione di un serio piano energetico, costituito sulla base del risparmio, delle energie alternative (a partire dal fotovoltaico e dai biocarburanti) e della diversificazione nell’approvvigionamento del gas naturale (attraverso l’implementazione tramite gasdotto e la costruzione di degasificatori nel nostro Paese); sia mediante manovre tempestive di calmieramento dei prezzi. “Riguardo all’ultima questione, tuttavia” ritengono Elio Lannutti, Presidente dell’Adusbef e Rosario Trefiletti, Presidente della Federconsumatori, “non è sufficiente, anche se risponde ad una richiesta che facciamo da anni (e contraddetta dal precedente governo con l’aumento delle accise e che con l’iva in percentuale ha fatto entrare nelle tasche dello Stato, e strappato dalle mani dei consumatori italiani, ben 4 miliardi di euro in più), ma è il caso di intervenire con determinazione su processi di modernizzazione immediatamente attuabili”. Per prima cosa è il caso si costituire strumenti di controllo, corredati da norme sanzionatorie per punire chi utilizza una doppia velocità nell’adeguamento dei prezzi dei carburanti, (altissima quando il petrolio aumenta e bassissima quando diminuisce). Inoltre, è assolutamente necessario modernizzare la rete di distribuzione, che una volta giunta a compimento comporterebbe risparmi pari a 6-7 centesimi a litro ed aprire la vendita nei grandi centri commerciali, con ulteriori risparmi di 7-8 centesimi a litro di carburante. Questa duplice operazione comporterebbe risparmi totali, quindi, pari a 13-15 centesimi a litro, ben 168 euro all’anno per la benzina e 112 euro all’anno sui costi di trasporto.01/06/2006
Documento n.6025