DPEF: CONDIVISIBILI LE PAROLE DEL GOVERNATORE DRAGHI ! ADUSBEF PONE PERO’ UNA DOMANDA
DPEF: SACROSANTE E CONDIVISIBILI LE PAROLE DEL GOVERNATORE DRAGHI ! ADUSBEF PONE PERO’ UNA BANALE DOMANDA: COME MAI LA LOTTA A EVASIONE ED ELUSIONE FISCALE, E’ SEMPRE A CARICO DEGLI ALTRI ? SA IL GOVERNATORE CHE GOLDMAN SACHS E’ INDAGATA DALLA PROCURA DI PESCARA, PER AVER TRUFFATO IL FISCO PER LA RAGGUARDEVOLE SOMMA DI 202 MILIONI DI EURO ? “Il recupero della base imponibile è propedeutico alla crescita e la politica di abbandono dello strumento dei condoni è ben fatto, un primo passo- ha detto il governatore di Bankitalia Mario Draghi in audizione alla Camera. “Non sono un fiscalista - ha continuato Draghi - ma la sensazione diffusa è che ci sia un forte squilibrio nella base imponibile e che bisogna combattere elusione ed evasione recuperando equità". Parole sacrosante che Adusbef sottoscrive nella loro totalità ! Ma come sempre, la lotta all’evasione ed all’elusione fiscale,è sempre a carico di altri soggetti non sempre ben definiti. Sa il Governatore di Bankitalia Draghi,che Goldman Sachs,il colosso bancario mondiale (quarta banca nel mondo) nel quale è stato vice-presidente dal 2002 al 2005 con specifiche responsabilità per l’Europa,è accusata dalla Procura della Repubblica di Pescara,di una truffa ai danni dello Stato italiano per la ragguardevole somma di 202 milioni di euro L'ultimo atto di una approfondita inchiesta coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di Pescara (titolare dell’inchiesta perché a Pescara c’è la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate), dr.Nicola Trifuoggi è avvenuto nei giorni scorsi (nel silenzio quasi totale dei massa media) con il sequestro di valori per cinque milioni di euro, operato dal nucleo regionale della Polizia tributaria del Lazio nella sede romana dell'istituto,che si aggiungono ai quattro milioni prelevati dai forzieri della stessa Goldman Sachs International nei mesi scorsi. Goldman Sachs aveva messo in piedi un ingegnoso meccanismo truffaldino ai danni del fisco e dei contribuenti onesti, mediante un trasferimento surrettizio di azioni di società italiane quotate in borsa,detenute anche da investitori istituzionali (fondi pensioni,ecc.) poco prima del distacco di cedole e dividendi,per evitare così l’imposizione fiscale. Subito dopo la domanda di rimborso,i titoli tornavano in Italia. La valanga di domande anomale, oltre 40mila, arrivata al Centro di Pescara per conto della stessa banca d'affari, suscitò l’attenzione della Procura che attivò l’inchiesta denominata “Easy Credit”. Adusbef che ha dato mandato ai propri legali per la costituzione di parte civile e per una congruo risarcimento dei danni contro Goldman Sachs,auspica che il Governatore Draghi, nell’offrire la più ampia collaborazione per la ricostruzione di una vera e propria frode fiscale a danno dell’Italia, con truffe fiscali certamente non conosciute,nonostante fosse il diretto responsabile di Goldman Sachs Italia,possa adoperarsi anche per far riaccreditare il maltolto. Il Presidente Elio Lannutti Roma,17.7.200617/07/2006
Documento n.6191