DEF: TAGLI ALEATORI, STANGATA REALE CONTO TERZI DEI COMUNI CHE FUNGONO DA ESATTORI. MANOVRA DA MAGO SILVAN, CHE POSTICIPA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

DEF: TAGLI ALEATORI, STANGATA REALE CONTO TERZI DEI COMUNI CHE FUNGONO DA ESATTORI. MANOVRA DA MAGO SILVAN, CHE POSTICIPA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA DEL RINCARO IVA.

 

   Per un esame più puntuale e dettagliato, aspettiamo di leggere il Def, ma dalle prime dichiarazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro Padoan, consumatori e famiglie non possono stare tranquilli. “Nel Def-ha detto Renzi- non ci sono tagli e non ci sono aumenti della tasse, so che non ci siete abituati, ma da quando siamo al governo abbiamo operato una riduzione costante della pressione fiscale. L'Iva non aumenterà e un'eventuale riduzione delle tasse ci sarà nella legge di stabilità per il 2016 ‘se saremo in condizione’- Il governo ha "disattivato 3 miliardi di clausole che avevano previsto i governi precedenti". Nel 2015 riduciamo le tasse per 18 miliardi più i 3 di clausole che eliminiamo. Questo Def non è una manovra, che toglie i soldi dalle tasche degli italiani, ma sta in linea con la legge di Stabilità.

   Fin qui la propaganda. Nei fatti la realtà è diversa, a cominciare dalla pressione fiscale in Italia, attestata dall’Istat al 43,5% del Pil nel 2014,aumentata dello 0,1% rispetto al 2013; le clausole di salvaguardia, in assenza di tagli ‘aleatori’ previsti per 10 miliardi di euro, pesano per 16 miliardi di euro nel 2016 e per 23 miliardi nel 2017, rispetto ai 3 miliardi ‘disattivati’ dal Governo, del tutto insufficienti per scongiurare i rincari di Iva ed accise.

  Renzi ha affermato che non ci saranno nuove tasse, ma non ha smentito né l'introduzione di una 'Local Tax',  una nuova tassa che dovrebbe prendere il posto di Imu e Tasi, (con le tasse sulla casa aumentate del 178% negli ultimi tra anni, passando da 9 miliardi di euro del 2011 ai 25 miliardi del 2014), né lo slittamento del pareggio di bilancio al 2018 invece che nel 2017.

   Un Def molto ottimista rispetto all’umore ed alle condizioni di vita peggiorate delle famiglie e dei giovani, cerca di prendere tempo rinviando sine die gli impegni assunti, aumenta le previsioni di crescita del Pil allo 0,7% quest’anno, all’1,4% nel 2016 ed all’1,5% nel 2017, confermando il deficit al 2,6% del Pil per l'anno in corso, poi la discesa all'1,8% nel 2016 e allo 0,8% nel 2017.

   Adusbef e Federconsumatori si riservano di leggere il documento che uscirà dal Consiglio dei ministri, ma se gli annunci resi oggi dal premier e dal ministro Padoan saranno messi nero su bianco nel Def, non ritengono affatto scongiurato il salasso della clausola di salvaguardia Iva accise, che potrebbe pesare, al netto dei 3 miliardi di euro eliminati, in circa 600 euro a famiglia.

 

                                                                                 Elio Lannutti (Adusbef) -  Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 7.4.2015

 

04/08/2015

Documento n.10041

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK