DDL RISPARMIO: NON UNA RIFORMA CHE PREVIENE I COMPORTAMENTI FRAUDOLENTI
DDL RISPARMIO: NON UNA RIFORMA CHE PREVIENE I COMPORTAMENTI FRAUDOLENTI,MA –ASSIEME ALLA EX CIRIELLI- UN SALVACONDOTTO PER I TRUFFATORI, ED UN OTTIMO INCENTIVO PER REALIZZARE INDISTURBATI, FUTURI CRACK BANCARI E FINANZIARI, SULLA PELLE DEI RISPARMIATORI. La fiducia al governo che ha approvato l’articolo 30 del ddl sulla tutela del risparmio,con la nuova normativa sul falso in bilancio,è l’ennesimo salvacondotto,dopo l’approvazione della legge ex Cirielli,offerto ai bancarottieri ed ai truffatori di professione, che potranno indisturbati proseguire nella loro opera di distruzione del pubblico risparmio Sbaglia il ministro Tremonti a vantarsi per l’approvazione di una legge truffa per i risparmiatori,che non si sentivano,né si sentono tutelati da una legge che confonde l’attribuzione dei poteri sulla concorrenza bancaria tra le autorità,introduce il concetto di modica quantità per chi falsifica i bilanci, prevedendo pene lievissime che addirittura potranno costituire un incentivo alle frodi ed alle truffe societarie a danno di azionisti minori e dei risparmiatori. La prevenzione di reati gravissimi come la truffa e le frodi a danno della collettività dei risparmiatori,non si possono esercitare con la previsione di 2/3 anni di galera,addirittura nemmeno procedibile d’ufficio ma su querela di parte, che con la condizionale,rende ridicola la pena,per gli autori del falso in bilancio,ma quantomeno con una dozzina di anni minimi,come negli Stati uniti. Tremonti e Berlusconi hanno il dovere di spiegare al Paese e ad almeno 1 milione di risparmiatori truffati, le vere ragioni che hanno indotto il Governo a ridurre le lievissime pene per il falso in bilancio, a far prescrivere i reati più gravi nei processi Bipop-Carire, che mettono a repentaglio di prescrizione giudiziaria anche i processi Cirio,Parmalat,BPI della banda Fiorani,e per aver approvato, anche tramite la fiducia,una legge di riforma che costituisce l’ennesima truffa per i consumatori,risparmiatori e piccoli azionisti,che non mancheranno di ricordare il “pacco natalizio” ricevuto in dono. Il Presidente Elio Lannutti Roma,22.12.200524/12/2005
Documento n.5476