Da Adusbef Lombardia. Caso Cirio: occorre attivarsi.

in Comunicati stampa
CASO CIRIO "Lunedì 11 Luglio 2005 si terrà al Tribunale di Monza (udienza monocratica - Giudice Dott. Giuseppe Airoldi) la prima udienza del processo per la negoziazione dei bond CIRIO che vede imputati alcuni dirigenti di BANCA INTESA SPA e di CABOTO HOLDING SIM SPA. Il processo origina dalla corposa indagine effettuata dal PM Dott. Walter Mapelli e le ipotesi di reato sono quelle della truffa attuata a danno della ignara clientela retail della Banca che si è vista appioppare i bond che invece erano destinati ad investitori istituzionali. Questo processo è estremamente importante perchè per la prima volta in Italia si ipotizza chiaramente che i bond non dovevano essere smerciati agli ignari risparmiatori e che la banca ne ha tratto profitto. Sperando che si riesca finalmente a fare chiarezza sulla vicenda, invitiamo tutti coloro che hanno acquistato i bond CIRIO presso sportelli di BANCA INTESA nel periodo tra il marzo 2000 e il novembre 2001 a costituirsi parte civile nel processo." *** Il marchio CIRIO è stato per decenni tra i più famosi e caratteristici marchi italiani. Nel 2003 le principali società del Gruppo CIRIO, guidato da Sergio Cragnotti, sono state dichiarate fallite dal Tribunale di Roma e oltre 35.000 obbligazionisti sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Per lo più sono risparmiatori "deboli", gente che ha acquistato dalle banche obbligazioni che in realtà erano destinate agli investitori istituzionali. Erano titoli privi di rating e senza prospetto informativo, come richiesto dalla Consob per il collocamento presso il pubblico. Gli istituti di credito sotto accusa sono quattro, quelli che hanno partecipato al consorzio: Capitalia, Credem, Unicredito e Banca Intesa. Ma sono 55 gli istituti di credito che nel biennio 2000-2002 hanno provveduto a piazzare i Cirio-Bond sul mercato. L’ADUSBEF ha subito preso una posizione durissima nei confronti di coloro (imprenditori banditi, banche e politici corrotti) che hanno truffato migliaia di risparmiatori mettendo in crisi intere famiglie. Ci piacerebbe raccontare la vera storia di uno dei più grandi “bluff” della finanza italiana, ma la vera storia - come spesso accade in Italia - forse non si saprà mai. La magistratura però sta ancora indagando e speriamo che vengano celebrati al più presto i processi ai responsabili di questo crack. Nel frattempo, qualche cosa si è mosso e alcune banche hanno dovuto avviare dei tavoli di conciliazione con le associazioni dei consumatori per procedere a degli indennizzi ai risparmiatori. Non è molto, ma è un primo passo. Occorre però che i risparmiatori non si rassegnino e facciano valere i loro diritti in via giudiziale. Per questo invitiamo i cittadini che hanno acquistato bond CIRIO a contattare le sedi Adusbef per valutare le opportune azioni da intraprendere; occorre anche interrompere la prescrizione. NON RINUNCIATE AI VOSTRI DIRITTI. E’ QUELLO CHE SPERANO COLORO CHE VI HANNO TRUFFATO!!!

11/07/2005

Documento n.4846

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