CRISI IDROPOTABILE COSA BEVIAMO? COME CI LAVIAMO? CON COSA CUCINIAMO?

in Comunicati stampa

Autore: Avv. Salvatore Ruberti

Crisi idropotabile: di cosa si tratta?

Si parla di crisi idropotabile quando l’acqua che fuoriesce dai rubinetti delle abitazioni e delle utenze in generale ha un colore anomalo e, comunque, non limpido. Ma non solo! un colore trasparente non significa che nell’acqua non siano presenti sostanze potenzialmente nocive per la salute umana: dal più comune manganese (responsabile, di solito, della colorazione rossatro – giallognola) a sostanze pericolosissime come il vanadio o i trialometani (che vengono anche assorbiti tramite la pelle).

 

Dalla fonte al rubinetto

L’acqua destinata al consumo umano e all’utilizzo domestico percorre un lungo viaggio prima di fuoriuscire dai nostri rubinetti; ogni fonte di approvvigionamento fornisce acqua con caratteristiche chimiche diverse; gli impianti di trattamento applicano le necessarie procedure per garantirne la potabilità e assicurare che la composizione chimica dell’acqua (che, comunque, conserverà una propria conformazione microbiologica che può variare anche da quartiere a quartiere) rientri nei parametri di idoneità al consumo umano e all’uso domestico. Come si vede, si presentano diverse occasioni di contaminazione dell’acqua se, chi di dovere, non monitora, controlla e interviene a garantire la salubrità delle nostre acque.

 

Cosa sta succedendo?

ADUSBEF è intervenuta in alcune regioni italiane dove, purtroppo, i consumatori si sono trovati nell’estrema condizione di non poter utilizzare l’acqua delle loro utenze perché vistosamente contaminata (si vede dal colore). La legge parla chiaro: ci sono precise responsabilità ripartite tra chi gestisce i bacini di raccolta, le fonti, gli acquedotti e chi, in ultima analisi dovrebbe garantire la purezza dell’acqua destinata al consumo umano. Alle volte l’acqua si colora di rosso o giallo altre volte fuoriesce con una strana consistenza altre volte ancora, dopo specifiche analisi, è risultato che in acque (alla vista limpide e trasparenti) fossero presenti sostanze altamente cancerogene come i trialometani.

 

E cosa sta succedendo nel Lago del Pertusillo?

Già….cosa sta succedendo in uno dei principali bacini di rifornimento di acqua per la Puglia e la Basilicata? Perché i pesci muoiono a migliaia? Perché i sedimenti del Lago presentano tracce di idrocarburi? ADUSBEF ne ha chiesto conto a Ministeri, Regioni e Assessorati, ASL e Autorità di bacino, Acquedotti e gestori degli invasi; in attesa di delucidazioni, ADUSBEF  continua a monitorare la situazione e si è già rivolta alle competenti Autorità perché verifichino ed indaghino su “cosa” c’è nel Pertusillo ossia su “cosa” finisce nei rubinetti di Puglia e Basilicata. SEGUICI E SOSTIENICI! Se hai avuto anche tu qualche problema legato alle acque del Pertusillo tuteleremo le tue ragioni e i tuoi interessi nelle sedi opportune.

 

ADUSBEF interviene a tutela dei consumatori: SCRIVICI

Allertata dai suoi associati e non solo, ADUSBEF ha prontamente presentato esposti e denunce presso le competenti Autorità territoriali di quelle zone d’Italia dove si è presentata una crisi idropotabile; non prima, però, di aver richiesto l’immediato ripristino della potabilità. Se ritieni di essere stato leso nel tuo diritto ad avere “acqua pulita e potabile” o hai subito danni e pregiudizi per la mancata disponibilità di acqua CONTATTACI inviando una mail ad [email protected] con oggetto CRISI IDROPOTABILE (referente campagna Avv. Salvatore RUBERTI).

 

Quando si definisce potabile l’acqua? Un’acqua è definita potabile quando non contiene microrganismi e parassiti né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. Inoltre, l’acqua deve possedere caratteristiche organolettiche accettabili per il consumatore, tra cui limpidezza, trasparenza, assenza di colore e odori anomali. Ministero della Salute

20/09/2017

Documento n.10586

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