COSTI DI RICARICA: IL RICHIAMO DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL GOVERNO ITALIANO....
COMUNICATO STAMPA COSTI DI RICARICA: IL RICHIAMO DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL GOVERNO ITALIANO, CHE CON IL SECONDO PACCHETTO BERSANI SCARDINA IL “CARTELLO DELLA TELEFONIA” E’ LA PROVA PROVATA DI UNO SCANDALOSO ASSERVIMENTO AD INTERESSI DI MONOPOLI ED OLIGOPOLI,CONTRO I DIRITTI DEI CONSUMATORI. COME MAI L’UE SI OCCUPA DELLE RICARICHE ITALIANE,MENTRE NON ADOTTA ALCUN PROVVEDIMENTO,PUR ANNUNCIATO,PER LIMITARE I GRAVOSI E POCO TRASPARENTI BALZELLI IMPOSTI DA IMPRESE SUL ROAMING INTERNAZIONALE ? La lettera della Commissione Europea al ministro dello Sviluppo Economico Bersani, in merito al provvedimento che elimina i costi delle ricariche dei telefonini,spezzando un cartello ben radicato che imponeva,unico caso in Europa, balzelli di ricarica per 1,7 miliardi di euro l’anno e credito telefonico perduto ed incamerato per ulteriori 200 milioni, dati i termini di scadenza illeciti sulle carte prepagate, che non trovano paragone nell’UE,oltre ad essere l’ultima goccia che fa traboccare il vaso dopo la difesa d’ufficio dei monopoli naturali da parte di un commissario,Neel Kroes preposta invece a tutelare la concorrenza,è la prova provata di uno scandaloso asservimento dell’UE agli interessi di monopoli e cartelli invece di un armonico sviluppo del mercato, unico garante del benessere dei consumatori. Tale ennesimo richiamo da parte della commissione UE (stavolta da parte di Viviane Reding), rispetto all’eliminazione di un odioso balzello di ricarica,sia per contributi e costi fissi per la ricarica di carte telefoniche prepagate, che per le operazioni effettuate tramite bancomat o in forma telematica,con l’abrogazione della scadenza e che entra in vigore il 3 marzo 2007 e dell’obbligo di fedeltà agli operatori telefonici, di reti televisive ed internet per almeno 12 mesi, con contratti che dovranno prevedere la facoltà di recedere in qualsiasi momento e senza spese non giustificate, con un preavviso massimo di 30 giorni (in vigore dal 2 febbraio per i nuovi contratti, entro 60 giorni per adeguare i vecchi) è scandalosa e scorretta,se non proprio sospetta. Al contrario di quanto afferma la Commissione Ue,l’abrogazione dei costi delle ricariche, non incide assolutamente sulle tariffe telefoniche che potranno essere fissate autonomamente dagli operatori in ossequio alle regole della concorrenza,in maniera chiara e trasparente, ma i ripetuti interventi a gamba tesa dei vari commissari, che vorrebbero imporre al Governo italiano di aspettare i comodi delle Autorità come l’AGCOM, le cui decisioni non sembrano andare a favore del mercato e dei consumatori, sembrano indirizzati alla difesa dei particolar interessi delle imprese. Adusbef e Federconsumatori,che apprezzano l’intervento del ministro Bersani anche sulle trasparenza delle tariffe conseguente all’abolizione dei balzelli iniqui sulle ricariche,perché a danno dei meno abbienti,specie giovani ed anziani costretti a pagare il 20 per cento della tariffa telefonica per le ricariche alla loro portata,oltre ad appoggiare ulteriori interventi volti a garantire, con l’armonico sviluppo del mercato quei diritti dei consumatori sempre più calpestati dalla burocrazia europea, denunciano la sospetta ingerenza dell’UE,solerte nel tutelare gli interessi dei monopoli,lenta nei provvedimenti a favore dei cittadini europei. Chissà perché questi signori commissari,che pur avrebbero il dovere di eliminare rendite da cartello o posizioni dominanti,mentre trovano il tempo per scrivere lettere ai Governi che vogliono semplificare il mercato, fanno ammuffire nei loro dorati cassetti provvedimenti perfino annunciati, ad es. sul roaming internazionale, i cui costosi ed ingiustificati balzelli affatto trasparenti, continuano ad ingrassare gli operatori telefonici ed gravare a danno dei cittadini europei ? Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,3.2.200703/02/2007
Documento n.6408