Conti pubblici. Tirare la cinghia? Si è già spezzata.
CONTI PUBBLICI: “ADESSO BISOGNA TIRARE LA CINGHIA” ! ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI RISPONDONO A MINISTRO PADOA SCHIOPPA. A FORZA DI TIRARE, LA CINGHIA SI E’ GIA’ SPEZZATA PER MILIONI FAMIGLIE. LE RICETTE LIBERISTE DI DRAGHI E GOLDMAN SACHS,CHE VOGLIONO CONTINUARE A SPREMERE IL REDDITO FISSO IN ASSENZA DI REGOLE, RISCHIANO DI GENERARE ULTERIORI POVERTA’ E SPEZZARE L’ESILO FILO DI SPERANZA NEL GOVERNO PRODI. CHI SI E’ ARRICCHITO DI 70 MILIARDI DI EURO CON IL PRETESTO DELL’EURO,DEVE COMINCIARE A PAGARE CONTRIBUENDO AL RISANAMENTO ! Le ricette di risanamento ultraliberiste proposte dal Governatore Draghi,dalla Banca d’affari Goldman Sachs e prospettata dal ministro dell’economia Tommaso Padoa Schioppa: “adesso bisogna tirare la cinghia”, rischiano di spezzare l’esile filo di speranza dei consumatori nel Governo Prodi e generare ulteriore povertà per quei lavoratori e pensionati, che a forza di tirare la cinghia negli ultimi 5 anni,l’ hanno già abbondantemente logorata e spezzata. Se la commissione europea ha approvato i conti disastrosi dell’ex ministro Tremonti, condividendo l’entità della voragine che dal 2001 è passato da 1.343 miliardi a 1.551 miliardi di euro, con un aumento di 208 miliardi di euro (3.500 euro a cittadino),portando il fardello di cambiali da onorare sulle spalle di ogni italiano (dal neonato al centenario) di 26.421 euro (51 milioni di vecchie lire), allora deve dare il tempo necessario (almeno 12 mesi) al nuovo Governo, per il rientro nei parametri europei. Invece di una manovra correttiva (prima del DPEF) che andrebbe a colpire quei settori più sensibili,ossia le fasce sociali meno abbienti ed a reddito fisso che hanno sempre contribuito con le tasse, bisogna impostare con il documento di programmazione,una politica economica che vada a colpire quei settori che si sono arricchiti con il pretesto dell’euro e che hanno sfilato 70 miliardi di euro dalle tasche dei consumatori, come banche,assicurazioni,ex monopolisti pubblici e cartelli privati,che hanno conseguito utili straordinari sulla pelle delle famiglie impoverite. Adusbef e Federconsumatori, che attendono con pazienza la riforma delle professioni e la liberalizzazione dei mercati protetti, si batteranno- come sempre- per difendere i diritti dei cittadini, vessati e taglieggiati anche da quei settori che nutrono nostalgia di Governi senza regole, che vogliono costruire le loro fortune nella demolizione del welfare e della solidarietà. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,5.6.200606/06/2006
Documento n.6038