CONFINDUSTRIA: UN GOVERNO SERIO,DOPO LE ACCUSE DI MONTEZEMOLO DOVREBBE REVOCARE IL CUNEO FISCALE,
COMUNICATO STAMPA CONFINDUSTRIA: UN GOVERNO SERIO,DOPO LE ACCUSE DI MONTEZEMOLO, AVREBBE IL DOVERE DI REVOCARE,CON EFFETTO IMMEDIATO IL CUNEO FISCALE, ALLARGATO ANCHE A BANCHE ED ASSICURAZIONI,PER RISARCIRE LAVORATORI, PENSIONATI E RISPARMIATORI DA GRAVI TRUFFE E PERDITA POTERE DI ACQUISTO. Un Governo serio (non allo sbando),dopo la discesa in campo del “Candido” Presidente Montezemolo, che fa finta di stupirsi e di essere direttamente sceso solo ieri dal pianeta Marte,senza accorgersi degli scandali finanziari ed industriali (Cirio,Parmalat,ecc.) e della commistione incestuosa banche imprese, che ha prodotto reiterate truffe per almeno 50 miliardi di euro a danno dei risparmiatori, del saccheggio sistematico delle ex aziende pubbliche come Telecom , controllate, con il meccanismo comodo e collaudato delle scatole cinesi (che non ha neppure menzionato nella sua ampia relazione), dal dr. Tronchetti Provera vice presidente di Confindustria, e molteplici altre malefatte di aiuti pubblici ad aziende private, avrebbe il dovere di revocare con effetto immediato il cuneo fiscale, scandalosamente elargito anche alle banche ed alle assicurazioni,per destinarlo a lavoratori e pensionati come risarcimento postumo della grave perdita del potere di acquisto. Dove la Confindustria quando con il pretesto dell’euro ed a causa degli omessi controlli del Governo Berlusconi,si concretizzava la più grande rapina a danno dei consumatori,con il trasferimento forzoso di 70 miliardi di euro ? O quando l’ex Ministro dell’Economia Tremonti, varava condoni edilizi,previdenziali e perdoni tombali con il capolavoro dello scudo fiscale, il primo e unico provvedimento di riciclaggio con il sigillo dello Stato,tassato al 2,5%,per far rientrare in Italia proventi frutto di traffici illeciti ed in forma anonima,che in parte veniva destinato dalla “razza mattona” ad alimentare la speculazione del mercato immobiliare, in gran parte trasferito nei paradisi fiscali. Che faceva Confindustria quando il Governo Berlusconi approvava leggi ad personam,abrogava il reato di falso in bilancio e quello delle prescrizioni brevi, per condonare a banchieri ed imprenditori i reati di bancarotta fraudolenta e di associazione a delinquere,come nello scandalo della Bipop - Carire che ha lasciato senza alcuna giustizia 73.500 risparmiatori vittime sacrificali per un controvalore di 12,5 miliardi di euro ? La classe imprenditoriale alla Montezemolo che ha fatto finta di non vedere lo sfascio istituzionale, non è certamente migliore della classe politica,che non offre in verità un grande spettacolo per risolvere i gravi problemi del Paese,come il bisogno di sicurezza e di legalità, minore precarietà nel lavoro, il recupero del potere di acquisto,la lotta alla povertà ed all’indigenza di milioni di famiglie costrette ad indebitarsi per sopravvivere, maggiori opportunità ai giovani precari (oltre 3 milioni) che vivono con 700 euro al mese ancora a carico delle famiglie ed invecchiano senza alcuna speranza per il futuro. Negli anni duri (2002-2006) della speculazione con il pretesto dell’euro,la maggior parte delle aziende, specie quelle operanti nei mercati protetti e nei mercati immobiliari,che si lamentano di pagare troppe tasse e che possono ricorrere all’evasione ed alla elusione fiscale come “legittima difesa”,al contrario di lavoratori e pensionati,tassati alla fonte, hanno conseguito ottimi profitti ed utili stratosferici, mentre milioni di famiglie hanno fatto bancarotta nei loro bilanci e fanno sempre più fatica ad arrivare al 15 del mese: è per una questione di giustizia,equità e moralità politica, che il Governo Prodi debba destinare loro il cuneo fiscale, revocato ad aziende che continuano a considerarsi i padroni delle ferriere. Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,25.5.200725/05/2007
Documento n.6587