COMPETITIVITA': INCREDIBILE LA VIOLAZIONE DELLE BANCHE SUI TASSI !

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA COMPETITIVITA': INCREDIBILE LA VIOLAZIONE DELLE BANCHE SUI TASSI ! MENTRE IL PRESIDENTE ABI SELLA SI STRACCIA LE VESTI PER CONVINCERE IL GOVERNO A RITIRARE IL DECRETO,LE BANCHE CONTINUANO A PUBBLICARE IN GAZZETTA GLI AUMENTI DEI TASSI SUGLI IMPIEGHI, OMETTENDO DI ADOTTARE LA STESSA SIMMETRIA SU DEPOSITI BANCARI E RISPARMI ARRIVATI SOTTO ZERO ! E’ LA TRACOTANZA DELL’ABI,GLI USI ED ABUSI SECOLARI A RENDERE LE BANCHE INVISE AL 90 PER CENTO DEI CORRENTISTI CHE NON NUTRONO ALCUNA FIDUCIA. L'articolo 10 del decreto Bersani sulla competitività che prevede la variazione dei tassi attivi e passivi delle banche in maniera uniforme, per impedire ai signori del credito di speculare sulle variazioni dei saggi BCE (se in passato la Banca Centrale aumentava il tasso di riferimento dello 0,25% e le furbette banche, mal consigliate dall’Abi, rincaravano dello 0,75%,d’ora in avanti dovranno adottare la stessa prassi anche sui depositi bancari,provocando un meccanismo calmieratore virtuoso), anche se contestato dal presidente Sella,garante delle malefatte creditizie che si straccia le vesti per convincere il Governo ad una marcia indietro, dovrebbe essere adottato dalle banche dopo la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Monitorando,come di consueto le Gazzette Ufficiali, Adusbef ha scoperto che le banche, obbligate ad adeguare immediatamente i tassi dei conti correnti e dei depositi a risparmio con la variazione dei tassi d'interesse, continuano indisturbate ad adottare gli stessi comportamenti vessatori di prima,come se nulla fosse accaduto; decine di banche hanno pubblicato anche oggi in Gazzetta Ufficiale gli aumenti dei tassi sugli impieghi,in virtù del famigerato art. 118 del Testo Unico Bancario,dello 0,25 e perfino dello 0,50 per cento,mentre non vi è traccia di analoga variazione dei tassi sui depositi. Adusbef, che si riserva di effettuare ulteriori denunce alla magistratura, nel segnalare la totale inefficacia degli aumenti a senso unico pubblicati in Gazzetta dal 4 luglio 2006 (data di entrata in vigore del decreto Bersani), stigmatizza ancora una volta la tracotanza dell’Abi e del sistema bancario, che proprio per questi atteggiamenti in dispregio delle leggi e dei diritti, questi consolidati usi ed abusi bancari praticati disinvoltamente per oltre mezzo secolo sulla pelle dei cittadini e delle imprese,rende invise le istituzioni creditizie al 90 per cento dei correntisti i quali,nonostante le operazioni di restyling denominata “Patti Chiari”,non si fida affatto o si fida pochissimo delle banche. E’ semplicemente vergognosa la resistenza di questi lobbisti di professione alla modernizzazione del Paese, che passa soprattutto per la trasparenza creditizia e la simmetria informativa,finora assenti nei rapporti banche clienti di tipo vessatorio e di contratti leonini. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,10.7.2006

11/07/2006

Documento n.6160

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK