CLASS ACTION: LA SUA APPROVAZIONE RAPPRESENTA IL RISCATTO PER IL VESSATO POPOLO DEI CONSUMATORI
COMUNICATO STAMPA FINANZIARIA: LA CLASS ACTION TUTELA LE IMPRESE PIU’ SERIE MODERNIZZANDO UN PAESE DI TROPPI FURBETTI, CHE SGUAZZANO NELLE TRUFFE E NEI RAGGIRI A DANNO DEL MERCATO E DEI CONSUMATORI. SCONFITTA PER CONFINDUSTRIA,BANCHE ED ALTRE LOBBY CHE INVECE DI DIFENDERA L’ILLEGALITA’ AVREBBERO FATTO BENE AD APPOGGIARE STRUMENTI DI MODERNIZZAZIONE UTILI A COMPETIZIONE E AL MERCATO. Adusbef e Federconsumatori esprimono apprezzamento per l’emendamento alla finanziaria dei senatori Roberto Manzione e Willer Bordon, che introduce anche in Italia uno strumento giuridico come la class action in grado di disboscare quelle pratiche fraudolente a danno dei cittadini consumatori e delle aziende più serie. La class action è infatti uno strumento di grande serietà che dovrebbe essere appoggiato,invece di essere osteggiato dalle imprese più serie ed innovative, che vogliono rispettare le regole e stare sul mercato correttamente e che non avrebbero nulla da temere dall’azione collettiva,anzi rafforzerebbero la loro azione espungendo dal mercato i professionisti della frode, che rischiano poco guadagnando molto sulla pelle dei consumatori e del mercato, confidando nei tempi lunghi della giustizia e nelle azioni individuali, che – come nei casi dei grandi crack finanziari- vedono tagliati fuori dai risarcimenti centinaia di migliaia di truffati. La class action,strumento di civiltà giuridica, potrà avere una funzione di deterrenza preventiva imponendo comportamenti più virtuosi e disboscando i Tribunali da migliaia di processi individuali, che potrebbero essere snelliti offrendo quella giustizia giusta al popolo di consumatori,spesso esclusi dalle azioni di rivalsa anche per la diseconomicità del procedimento giudiziario. La forza delle lobby,dalle banche alle assicurazioni, da Confindustria alle imprese monopolistiche, sono state sconfitte da una proposta seria dei senatori Bordon e Manzione,che con la legge sulla class action riscattano la mediocrità di taluni provvedimenti proprio favorevoli per i vessati cittadini consumatori. La Class Action potrà essere azionata dalle associazioni dei consumatori presenti nel Consiglio nazionale consumatori e utenti ma anche da parte di associazioni di "consumatori, investitori e altri soggetti portatori di interessi collettivi legittimati". Su questo punto è previsto un passaggio parlamentare nelle commissioni parlamentari competenti. La platea dei soggetti legittimati a ricorrere sarà così più ampia, per consentire, ad esempio, cause collettive anche per eventuali danneggiamenti ambientali. L'avvio della causa collettiva ha subito effetti: interrompe le prescrizioni delle altre cause avviate dai consumatori, magari singolarmente. Sono quindi previsti vari passaggi. Il primo è la decisione del giudice, che dovrà solo stabilire se l'impresa va condannata. Fisserà però anche le modalità per stabilire gli importi dovuti e la procedura per attribuire il rimborso ad ogni singolo cittadino. Dalla causa collettiva si passa quindi a stabilire rimborsi individuali: questo passaggio sarà gestito da una Camera di Conciliazione che dovrà essere costituita presso il tribunale che si occupa della causa. In questa fase parteciperanno in modo paritario i difensori di coloro che hanno proposto l'azione di gruppo e la società chiamata a rispondere del proprio comportamento. Durante questa procedura i cittadini possono anche ricorrere singolarmente e, nel caso si ritengano non soddisfatti dall'accordo raggiunto, possono anche decidere di proseguire l'azione giudiziaria. Sono infine previste modalità per pubblicizzare la sentenza di condanna e l'accordo raggiunto nella successiva transazione. Un'ultima misura serve ad evitare che i costi ricadano sui consumatori. La parcella degli avvocati dei ricorrenti sarà pagata dalla società condannata, anche se solo parzialmente. L'importo dovuto non dovrà però superare il 10% del valore. L’Italia ha anticipato la proposta di Bruxelles sulla 'class action' che arriverà all'inizio del prossimo anno,secondo il responsabile dell'Antitrust Ue, Neelie Kroes, che - ha spiegato - presenterà un Libro Bianco con "specifiche raccomandazioni per rendere più semplici i ricorsi dei privati, in primis i consumatori, contro i danni subiti dalla violazione delle regole sulla concorrenza". "L'Europa - ha affermato Kroes - ha bisogno di un sistema efficace di azioni private per i danni subiti, così che tutte le vittime, particolarmente i consumatori, possano esercitare il loro diritto al risarcimento".15/11/2007
Documento n.6955