caso Unipol. Berlusconi alza il livello dello scontro per dissimulare i fallimenti del suo governo.
TELENOVELA UNIPOL: BERLUSCONI, PRODI HA GIA’ INCONTRATO BERNHEIM. PERCHE’ IL PREMIER ATTRIBUISCE SIGNIFICATI AGLI INCONTRI DI D’ALEMA, RUTELLI,VELTRONI,ECC. E NON SPIEGA LE SUE CENE CON IL SOCIO GNUTTI ? PERCHE’ ALZA IL LIVELLO DELLO SCONTRO SULLA SCALATA DELL’UNIPOL, DIMENTICANDO CHE EMILIO GNUTTI,CONDANNATO PER IL REATO DI INSIDER TRADING,ERA SUO SOCIO D’AFFARI NELLA HOPA,QUINDI ANCHE DELL’UNIPOL ? SOLO PER DISSIMULARE I DISASTRI DI 5 ANNI DI MALGOVERNO,PER OCCULTARE AGLI OCCHI DEI CITTADINI,LEGGI AD PERSONAM ED IMPOVERIMENTO FAMIGLIE. Sulla oramai telenovela della scalata Unipol a BNL,il premier Berlusconi,socio di Emilio Gnutti nella HOPA e commosso commensale,la notte del 12 luglio 2005 (quella del bacio in fronte tra Fiorani e Fazio) al ristorante di Valeggio sul Mincio,vorrebbe passare per lo smemorato di Collegno. Dice Fiorani (intercettato al telefono mentre parla con Gnutti): «ho sentito Berlusconi commosso della cosa (si riferisce alla firma di Fazio che autorizza l’Opa su Antonveneta)». Gnutti (intercettato mentre parla con la moglie) rincara la dose: «Ciao, sono a cena con Berlusconi. Il governatore ha firmato un minuto fa il via libera e Berlusconi ha parlato in diretta al telefono con Fiorani». E lo stesso Gnutti, intercettato ancora una volta dice: «Ho detto a Berlusconi che a loro interessava molto appoggiare Gianpiero (Fiorani) perché dall’altra parte stanno facendo quell’altra (Unipol-Bnl). Per cui, per una questione d’equilibrio, si fa una per una; quindi vado in appoggio anche di là. Berlusconi mi ha risposto che faccio bene» . “Prodi sui giornali di oggi dice che presto andra’ a incontrare il presidente delle Generali Bernheim. Si dimentica di dire che lo ha gia’ incontrato non molto tempo fa". Lo dice il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che aggiunge: "Guarda caso, nei giorni caldi dell’offerta pubblica di acquisto sulla BNL. Proprio come D’Alema che ieri, per gentile suggerimento del Presidente degli Industriali del Lazio Valori, si e’ dovuto ricordare di essere andato, anche lui, a cena con lo stesso presidente delle Generali". "Improvvisamente l’estate scorsa, tutti i leader dell’Unione sentono il bisogno di incontrare separatamente, nel giro di pochi giorni, il numero uno del gruppo che detiene un decisivo 8,7% della BNL, in quel momento sottoposta all’OPA di una grande banca spagnola a cui si opponeva il tentativo di scalata dell’Unipol. Una coincidenza davvero singolare, visto che tutti questi commensali insistono nel dire che con Bernheim di tutto hanno parlato tranne che della vicenda Unipol. C’e’ da giurare che i loro giornali sono pronti a credergli". L’aspra polemica delle ultime settimane sulla scalata Unipol-BNL,che sta esasperando ancora di più milioni di famiglie alle prese con il caro bollette,caro banca,caro assicurazioni, con rincari occulti e mascherati delle autostrade,di elettricità,gas e benzina (arrivata alle stelle),e che vorrebbe mettere sullo stesso piano i bancarottieri graziati dalla ex Cirielli (Sonzogni-Bipop-Carire), ed i banchieri alla Fiorani che hanno rapinato i conti correnti della clientela perfino prosciugando il conto dei morti per finanziare i loro loschi traffici,con i dirigenti dei D.S. che hanno chiesto venia per aver fatto il “tifo” per la scalata ad una banca,è funzionale solo ad occultare i disastri economici e sociali del governo Berlusconi,lontano anni luce dai problemi comuni e dalla dura vita quotidiana dei cittadini per quadrare i magri bilanci,costretti ad indebitarsi per vivere. Adusbef e Federconsumatori, non aduse a fare il tifo per nessuno, chiedono con umiltà che si torni a discutere dei problemi concreti delle famiglie,per dare loro ragionevoli soluzioni,invece che spendere i pochi giorni residui della legislatura in incredibili,sterili aggressioni, in polemiche che non riescono ad appassionare se non gli addetti ai lavori,funzionali a coprire il vero scandalo italiano,che è la perdita progressiva del potere di acquisto,il rafforzamento dei monopoli privati,il trasferimento di 60 miliardi di euro (5% PIL),col pretesto dell’euro,dalle tasche dei consumatori a quelle di coloro che hanno avuto la possibilità di determinare prezzi e tariffe, il super indebitamento delle famiglie con l’aumento del ricorso al credito al consumo che ha superato 70 miliardi di euro, le mancate liberalizzazioni delle professioni. E. Lannutti (Adusbef) R.Trefiletti (Federconsumatori) Roma,16.1.2006 La telefonata notturna dell’ex governatore Fazio al rag. Fiorani (ho appena messo la firma- ti darei un bacio in fronte),e da questi a Gnutti ed al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nella famosa cena del 12-7-2005,non può integrare il reato di insider trading ? Ecco le prove: TRATTO DAL LIBRO: “I FURBETTI DEL QUARTIERINO” Editori Riuniti (pag.139-140) È la sera, anzi, la notte del 12 luglio 2005, quando nell’affaire Antonveneta-Rcs irrompe anche il nome di Silvio Berlusconi. Sul brogliaccio è scritto: "Chiamante, Gianpiero Fiorani", "Ricevente, Emilio Gnutti". Sono passati pochi minuti dopo il via libera di Bankitalia all’Opa della Banca Popolare Italiana su Antonveneta. Fiorani: "Ho sentito il Presidente (Berlusconi, nota a lato) commosso della cosa... ". Gnutti: "Gli ho detto che andremo avanti con Rcs e che ci deve dare una mano". Fiorani: "Digli di chiamare il Number One (il Governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, nota a lato). Gnutti: "Gli ho detto (a Berlusconi) che se non ci dà una mano la sinistra prende tutto!". Fiorani: "Ne parleremo domani a voce... la sinistra in questo momento ci ha appoggiati più di quanto abbia fatto il Governatore". Passano pochi minuti e da un altro telefono controllato parte una telefonata segnalata come "rilevante" nel brogliaccio. 12 luglio 2005, ore 00,29 Emilio Gnutti chiama la moglie Ornella. Gnutti: "Ciao, sono a cena con Berlusconi, Lonati e c’è anche altra gente. Il Governatore ha firmato un minuto fa il via libera e Berlusconi ha parlato in diretta al telefono in diretta con Fiorani". 12 luglio 2005, ore 1,02 Gnutti chiama Gianpiero Fiorani. Gnutti: "È vero o sto sognando?" Fiorani: "È vero. Perché o sono grandi imitatori che riescono a imitare la voce (quella di Fazio,ndr.) altrimenti questo film ha funzionato veramente bene. Ha chiamato anche... i miei amici legali sono in conference call ma sanno che tutti coloro che hanno il piacere di... potranno dire che quel giorno c’erano anche loro e lo racconteranno ai loro figli". Poi chiama un altro interlocutore, Ivano, non identificato con certezza. Gnutti: "Mi ha chiamato Stefano Ricucci ha detto che non lo fa perché non ha sentito gli altri appena gli danno il via lo farà".16/01/2006
Documento n.5556