CARO TARIFFE: 166 EURO DA GENNAIO, CON L’ENNESIMA STANGATA DI 20 EURO A FAMIGLIA DAL 1 LUGLIO

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CARO TARIFFE: 166 EURO DA GENNAIO, CON L’ENNESIMA STANGATA DI 20 EURO A FAMIGLIA DAL 1 LUGLIO SU BOLLETTE LUCE, GRAZIE A CIP 6 E STANDERD COST. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO AUTORITA GAS ED ENERGIA UN LUNGO DIFFERIMENTO DI ONERI IMPROPRI, SPESSO NON DOVUTI, SPALMATI SU TOTALITA’ DEI CONSUMATORI, SEMPRE PIU’ INSOPPORTABILI PER LE FAMIGLIE. EQUIPARARE L’IVA SUL GAS AL 10 PER CENTO, OPERAZIONE BUONA E GIUSTA. Altre nubi si addensano sull’orizzonte tariffario dei consumatori. Dal 1 luglio infatti, oltre al recupero degli stranded cost e del Cip 6, valutati in circa 20 euro in media a famiglia,ci potrebbero essere anche ulteriori sorprese a giudicare dalle dichiarazioni odierne del responsabile tariffe dell’Autorità del Gas e l’Energia,secondo il quale ci sarebbe da una parte un recupero del passato sul costo della materia prima, dall'altra, un aumento dovuto alla necessità di ripagare gli oneri dovuti. Adusbef e Federconsumatori ricordano che dal 1 gennaio 2006, il caro tariffe ha avuto un impatto di 34 euro per la luce e di 28 euro per il gas di uso domestico,che arriverà a 166 euro a famiglia con l’ennesima stangata sulle bollette della luce prevista dal 1 luglio,ulteriori 20 euro, grazie a Cip 6 e standard cost, oneri impropri spalmati sulla totalità dei consumatori, che dovrebbero essere differiti e cartolarizzati con lunghe scadenze trentennali. Dal 1 luglio infatti,all’ulteriore batosta di 20 euro sulla bollette elettriche,si devono aggiungere i pregressi rincari, scattati dal 1 gennaio 2006, di 34 euro per la luce e di 28 per il gas ad uso domestico, che porterà l’aumento complessivo semestrale pari a 82 euro a famiglia,senza contare i costi indiretti e le ricadute degli oneri energetici nella determinazione dei prezzi dei beni di largo consumo,stimati circa 84 euro l’anno,per un totale di 166 euro. Per remunerare le imprese elettriche (i cui bilanci strabordano di utili), di Cip6 e stranded cost con un fabbisogno stimato di 2,4 miliardi di euro, si continua nella lunga opera di svenare i bilanci delle stremate famiglie italiane,che oltre a pagare tariffe elettriche e del gas tra le più elevate d’Europa,sono costrette a versare il 20 per cento di Iva sul gas anche nei mesi estivi dove esiste il divieto di accensione del riscaldamento, essendo invece prevista un’aliquota del 10 per cento per il gas da cottura. L’Autorità per il Gas e l’Energia,invece di fare il notaio delle malefatte assecondando i continui rincari, avrebbe il dovere di studiare proposte di lunga cartolarizzazione che sgravino i consumatori da ciclici quanto ricorrenti stillicidi, per ripulire le bollette del gas e dell’elettricità di oneri impropri, come Cip 6,stranded cost, imposte addizionali,imposte di consumo, ed altri oneri e tasse,maggiorate di un’aliquota ordinaria Iva del 20 per cento,in luogo del 10 per cento. ADUSBEF- FEDERCONSUMATORI Roma,19.6.2006

20/06/2006

Documento n.6104

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