CARO PETROLIO: DOPO I RINCARI DELLE BENZINE DI 10 EURO A PIENO, ARRIVANO I 5 EURO A BIGLIETTO AEREO

in Comunicati stampa
CARO PETROLIO: DOPO I RINCARI DELLE BENZINE DI 10 EURO A PIENO, ARRIVANO I 5 EURO A BIGLIETTO AEREO, RICHIESTO DALL’ALITALIA ! IL GOVERNO PAROLAIO, HA IL DOVERE DI INTERVENIRE CON URGENZA SULLE ACCISE, CON I FATTI (DECRETO ?) NON CON PROMESSE DA MARINAIO. IL SOVRAPPREZZO SUI VOLI AEREI PER IL CARO CARBURANTE (FUEL SURCHARGE) PESA DA 25 A 30 EURO SU OGNI BIGLIETTO ALITALIA. Dopo la benzina, il gasolio da riscaldamento e quello da autotrazione, che invece di scendere continua ad aumentare raggiungendo il prezzo della benzina verde, dopo i prodotti alimentari, le assicurazioni auto, i bolli ed i costi dei servizi bancari fuori controllo,arrivano i rincari delle tariffe aeree dell’Alitalia, che subiranno ritocchi di 5 euro,dopo gli aumenti tra i 5 e 10 euro a biglietto scattati nel febbraio scorso,a seconda della destinazione,in aggiunta a tariffe proibitive- in alcune tratte come la Roma-Milano - tra le più elevate del mondo. Sono 4 anni che il Governo promette di abbassare le tasse,mentre in realtà le ha aumentate, incamerando ben 4 miliardi di euro di sovrattassa sulle benzine, con una indegna speculazione sul rialzo del greggio. Dopo le ricadute di 10 euro a pieno sulle benzine,di ben 13 euro sul gasolio,soltanto negli ultimi 18 mesi,è arrivata l’ulteriore stangata di 5 euro imposto dall’Alitalia su ogni biglietto aereo (il terzo rincaro di fuel surcharge che porta il surplus del biglietto,fino a 30 euro,a seconda della lunghezza dei voli),mentre le altre compagnie aeree non staranno a guardare. Con 30 euro di sovrattassa sui carburanti,alcune compagnie aeree “low cost” riescono a coprire i costi di tratte di medio-lunga percorrenza,mentre la nostra Compagnia di bandiera,con tariffe tra le più elevate del mondo,non riesce neppure a chiudere i bilanci in pareggio ! Il Governo “parolaio” ha il dovere di intervenire rapidamente per calmierare il costo delle benzine, restituendo con un provvedimento urgente,non con promesse da marinaio,quei 4 miliardi di euro incamerati con una indegna speculazione,che oltre a frenare la competitività delle imprese,sta mettendo a dura prova la resistenza degli italiani costretti a mandare a picco i consumi per non continuare ad indebitarsi per sopravvivere. Adusbef – Federconsumatori Roma,11.7.2005

11/07/2005

Documento n.4851

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